Violenza sessuale aggravata su una ragazza nel corso di una festa privata. Questa l’accusa formulata dal gip del tribunale di Marsala (Trapani) nei confronti di quattro giovani, tutti di età compresa tra i venti e i 24 anni, finiti agli arresti. Due sono finiti in carcere e altrettanti ai domiciliari.
L’indagine della procura di Marsala è scattata due mesi fa, quando la studentessa ha deciso di rivolgersi ai carabinieri raccontando ciò che era accaduto in una abitazione di Tre Fontane, località balneare di Campobello di Mazara, nel corso di una festa organizzata dai ragazzi che ora sono accusati di averla violentata.
Ai carabinieri la ragazza ha riferito di essere stata “ingannata” con la rassicurazione che a Tre Fontane ci sarebbero state altre giovani.
Dopo un rapporto sessuale consenziente con uno dei quattro ragazzi, quest’ultimo ha chiamato gli altri amici e nonostante il ‘no’ della vittima gli altri avrebbero approfittato di lei, provocandole anche lividi e contusioni sul corpo. La violenza, secondo il racconto degli investigatori, è andata avanti “tra le risate compiaciute di tutti i presenti”.
La procura nel corso delle indagini ha attivato le intercettazioni telefoniche e ambientali, interrogando le persone coinvolte nella vicenda e sequestrando gli smartphone degli indagati: “molteplici”, secondo i carabinieri, gli elementi di prova raccolti nei confronti dei quattro e così il gip, che ha evidenziato il “pericolo” di inquinamento probatorio e “l’alta probabilità” di reiterazione del reato, ha disposto gli arresti.