A Biancavilla, zona rossa dal 31 marzo, cresce il numero dei positivi come testimoniano i dati dello screening effettuato nel corso dell’ultimo fine settimana.
A seguito della due giorni di screening sono stati accertati 48 casi postivi su 1702 tamponi processati. Nel dettaglio 30 casi positivi riguardano cittadini che risiedono a Biancavilla; gli altri 18 sono persone che abitano nei comuni limitrofi, Adrano e Santa Maria di Licodia: comuni che fanno parte dello stesso distretto sanitario.
Tutti i positivi sono stati subito isolati, come prevede il protocollo. Subito dopo la rilevazione del contagio è scattata la procedura del ‘contact tracing’ nei confronti dei familiari o conviventi.
“Va sottolineata la bravura dei medici dell’Usca che sanno mettere a proprio agio anche i bambini più timorosi. Ringrazio ancora una volta tutto il gruppo di volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile per il lavoro svolto – ha detto il sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno- Sono grato anche al Commissario dell’Asp Liberti e al dott. Condorelli della struttura commissariale per la disponibilità e l’attenzione che dimostrano nei confronti del territorio: nell’arco di un mese, infatti, a Biancavilla sono stati fatti 5 mila tamponi”.
A Trecastagni si registra un aumento di positivi al Covid non indifferente.
Sono 43 i positivi, a inizio settimana erano 29, pertanto in appena 6 giorni ci sono stati 14 nuovi casi.
“Si è creduto, ingenuamente ed incoscientemente, che il peggio fosse passato e quindi ci si poteva rilassare, questi dati invece confermano che non è così – ha detto il sindaco Giuseppe Messina– Non possiamo permetterci questo trend crescente, il rischio è quello di dover dichiarare la zona rossa per la nostra cittadina, con tutte le conseguenze negative che questo comporterebbe. Per evitare il peggioramento della situazione saranno effettuati maggiori controlli del territorio e tutti coloro che non rispetteranno le disposizioni dei Dpcm saranno sanzionati ai sensi delle vigenti norme”.