Matteo Salvini “non ha violato alcuna convenzioni internazionali” quando decise di tenere a bordo i migranti della Gregoretti.
Lo ha detto a Catania il pm Andrea Bonomo, ribadendo al Gup, Nunzio Sarpietro, la richiesta di non luogo a procedere per il senatore della Lega.
Le decisioni prese da Salvini, ha argomentato Bonomo nel corso dell’udienza preliminare che si svolge a Catania, furono “condivise dal governo” e “non integrano gli estremi del reato di sequestro di persona poiché il fatto non sussiste”.
Il pm di Catania ha ribadito in sostanza ciò che è contenuto bella richiesta di archiviazione, e cioè che “l’attesa di tre giorni non può considerarsi una illegittima privazione della ‘liberta’ “, poiché le “limitazioni sono proseguite nell’hot spot di Pozzallo” e non è contemplato “un obbligo per lo Stato di uno sbarco immediato”.
Quei tre giorni non furono un ritardo, ma “tempi amministrativi” per “ottenere una ridistribuzione in sede europea” dei migranti. Quanto alle sofferenze dei migranti, a bordo della Gregoretti “sono stati garantiti assistenza medica, viveri e beni di prima necessità”, mentre malati e minori furono fatti sbarcare “immediatamente”.