Covid, i dati alterati per evitare la zona rossa: i morti ‘spalmati’ in giorni diversi

Covid, i dati alterati per evitare la zona rossa: i morti ‘spalmati’ in giorni diversi

“Ho parlato con Ruggero. Gli ho mandato i dati. E Ruggero dice che sono troppi, c’è il problema della domenica e di non darli tutti!”. “Va bene”. “Di spostarli a domani un poco.. ma te lo devo dire però, perché altrimenti…”. “Va bene gioia mia, certo!”.

A parlare, senza sapere di essere intercettati, sono la dirigente della Sanità della Sicilia Maria Letizia Di Liberti e il commissario per l’emergenza Covid Renato Costa.

La dirigente fa riferimento al numero di morti emersi quel giorno, ma dice a Costa di avere parlato con l’assessore alla Sanità Ruggero Razza, che indagato, che le avrebbe detto di spalmare i morti in diversi giorni.

“Quindi li abbasso a 285!”, dice la dirigente. E Costa replica: “285, va bene!”. “E domaniiii… o 295… comunque là siamo… e domani…”. “Va bene..”. “Li aggiungiamo, li spostiamo a domani”.

La dirigente dice poi, in un’altra telefonata, a un interlocutore dell’ufficio di gabinetto dell’assessore Razza:

“Eh… abbiamo fatto una modifica perché me lo ha chiesto Ruggero”. “Eh! Mi dici qual è il… me lo mandi quello giusto?”. “Eh! Perché mi ha chiesto Ruggero di fare una modifica… eh… meno venti su Palermo…”.

Quel ‘meno venti su Palermo’ fa riferimento al numero di morti di quel giorno. Secondo la Procura i dati sarebbero stati alterati per evitare la zona rossa.

“Quindi sono a Palermo quanti sono?”. “Eh anziché 245…”. “Palermo 225…”. “Ok perfetto… capito?”. “Sì”. Per il gip “Oltre a ciò, considerata la natura e le verosimili finalità degli illeciti commessi, sarebbe difficile se non impossibile ipotizzare un attivarsi del vertice dirigenziale in assenza di avallo dell’organo politico”.

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