Angelo D’Agate non è più il sindaco di Adrano.
La mozione di sfiducia contro di lui, votata poco prima delle 17, è stata votata da un’ampia maggioranza di consiglieri: 18 i favorevoli, 5 i contrari, un astenuto.
Al voto dei 15 firmatari si è aggiunto anche quello dei due consiglieri di Italia viva, Cancelliere e Zignale e di Agatino Scardina. Unico astenuto il consigliere Orazio Toscano. I voti contrari sono quelli dei consiglieri del sindaco.
All’ultimo minuto, tramite i consiglieri di riferimento, D’Agate ha tentato una mossa disperata quanto inutile: una interruzione di 15 minuti per provare a convincere ½ consiglieri ad andare avanti. Rientrato in aula, l’ormai ex sindaco ha lanciato una sorta di programma ‘last minute’ da realizzare nell’arco di due mesi.
A parte qualche timidissima apertura di facciata, l’iniziativa non ha però trovato riscontro tra i proponenti la mozione. Fino all’ultimo, in un misto di coerenza e imperizia politica, D’Agate non ha concesso alcuna apertura di tipo politico ai partiti rappresentati in Consiglio. Si è illuso, probabilmente, che un paio di consiglieri si sarebbero sfilati dall’iniziativa e a quel punto avrebbe avuto campo libero.
Tutto ciò non solo non è accaduto ma ai 15 della prima ora si sono aggiunti anche i sammartiniani Cancelliere e Zignale. Il ‘fuoco amico’ del voto favorevole di Scardina era stato già anticipato.
