Ci sono un adranita e un paternese dietro la genialata del video-tutorial che insegna a ballare ‘Musica leggerissima’ del duo Colapesce-Dimartino.
Si tratta di Giovanni Tomaselli, 37 anni, e Zavvo Nicolosi, 38, registi e videomaker che vivono a Catania.
Sull’onda del successo irresistibile del brano presentato a Sanremo – di fatto, la canzone vincitrice del Festival – a Zavvo Nicolosi è scattata l’idea di girare un video-spiegone divertente che insegnasse a tutti come ballare il brano dopo che egli stesso, con il collettivo ‘Ground’s Oranges’, ha firmato il videoclip della canzone. Idea e progetto realizzati in un batter d’occhio probabilmente “per non cadere dentro al buco nero / che sta a un passo da noi” come recita un passaggio della canzone.
Il ‘tetesco di Cermania’ protagonista del tutorial è Giovanni Tomaselli, videomaker del collettivo Cinepila, per l’occasione ribattezzatosi ‘Franz’ Tomaselli. E’ lui l’impassibile e divertente coreografo che insegna come muovere i piedi e agitare le mani a tempo. “Le movenze per ballare ‘Musica leggerissima’ – ha scritto Colapesce sulla sua pagina social ufficiale raccomandando il video – per fortuna, non sono troppo difficili. Vi basterà replicare la coreografia a casa, seguendo i consigli di Franz Tomaselli e del suo ‘mentore’ Giusto Correnti. Muovete mani e piedi seguendo il ritmo e andate avanti, indietro e di lato. Semplice, no?”
“Sì, quel Franz Tomaselli sono io – sorride Giovanni – il coreografo del video. E’ nato tutto per divertimento. Davanti al chiosco di Piazza Borgo a Catania, il mio amico Zavvo mi ha parlato del progetto e mi ha chiesto se mi andava di girarlo. Abbiamo fatto tutto in pochi giorni, subito dopo il Festival di Sanremo. Il video è girato a Catania a casa di un amico che ci ha anche prestato la cagnetta Milù, una quattrozampe che ha già recitato in un altro video. La casa con mobili e oggetti vintage è così come si vede nel video. Di nostro abbiamo aggiunto i pantaloni rossi che indosso, comprati dai cinesi, i miei basettoni originali e l’occhialone Ray Ban a goccia modello anni ’80 che è di mio padre anche se non l’ha mai usato. Dopo avere visto il video, Colapesce e Dimartino si sono fatti un sacco di risate. Su tutte le piattaforme il tutorial sta macinando centinaia di migliaia di visualizzazioni. Se ne parla in tutte le trasmissioni televisive. Non mi aspettavo un successo di tali proporzioni. Lo abbiamo girato per divertimento. Ovviamente il traino del successo di ‘Musica leggerissima’ è servito tantissimo.
Nel video dimostri una padronanza della lingua tedesca. C’è una ragione: vogliamo spiegarla?
Sono nato in Germania perché mio padre (proprietario del famoso Bar Tomaselli di Adrano ndr.) ha lavorato lì fino al ’93. Ho frequentato le scuole di lingua tedesca. Nel video, però, parlo volutamente un tedesco più maccheronico e un po’ caricaturale. Abbiamo voluto fare un omaggio al popolare ‘Ciao 2020’, la parodia del Capodanno musicale italiano fatta lo scorso anno dal primo canale della tv pubblica russa.
E’ bastato poco perché ‘Musica leggerissima’ diventasse un tormentone nazionale. Ti sei spiegato le ragioni?
Ho visto nascere tutta l’operazione. Faccio una piccola parte anche nel video ufficiale della canzone. Sono uno dei carabinieri accanto al tizio che minaccia di gettarsi dalla balaustra di Sanremo e che poi viene salvato dal finto Pippo Baudo. Immaginavo che il brano avesse successo perché riesce a cogliere il clima che stiamo vivendo in questa pandemia. Il pezzo parla di depressione ma lo fa con una sorta di allegria, ha anche una musicalità vintage che riporta alla memoria le canzoni degli anni ’80 e ’90 con le quali siamo cresciuti.
Giusto Correnti, il maestro coreografo di cui parli nel video, è in realtà il batterista di Dimartino. Perché viene citato?
Correnti è un batterista palermitano che ha suonato anche con altri artisti di primo piano. Mi hanno detto che è stato lui, mentre suonava durante una serata, a inventare questo ballo. Per questo lo cito nel mio tutorial.
In tanti, guardando il video, hanno parlato di atmosfere alla Wes Anderson, il regista dei Tenenbaum. Di primo acchito, nel video ho colto anche dei riferimenti alla serie televisiva Deutschland 83.
Wes Anderson lo ritrovano in tanti perché è un regista assai conosciuto. I suoi colori, le sue geometrie, sono noti in tutto il mondo. In realtà i riferimenti sono diversi. C’è anche l’effetto vintage della serie molto bella che hai citato. Tra i registi cui si ispira Zavvo Nicolosi ce ne sono molti altri. Quella di Anderson è soltanto una delle citazioni che si nota più delle altre.