Un laboratorio di archeologia sperimentale sarà ospitato nei locali del Museo “G. Savasta” di piazza Martiri d’Ungheria a Paternò.
Ieri è stata firmata una convenzione tra il comune di Paternò e SiciliAntica, l’associazione culturale regionale di volontariato per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali.
L’archeologia sperimentale si esercita con l’apprendimento attivo ed operativo, principalmente da parte dei giovani ma anche dei meno giovani, della storia di un territorio, scoprendo i problemi di vita reale e quotidiana del passato, attraverso le stesse modalità e tecniche antiche di allora.
Già da un ventennio SiciliAntica si è occupata di sperimentazione, in collaborazione con la Soprintendenza di Catania, prima nell’ambito del nostro gruppo e poi con i giovani delle scuole di ogni ordine e grado, mettendo in atto tutte le tecniche utilizzate nell’antichità per permettere di comprendere oggi in modo ottimale la storia attraverso l’archeologia.
La firma per la sottoscrizione della convenzione è arrivata in una data simbolica ed importante, la Giornata per la protezione del patrimonio culturale: proprio quattro anni fa, con la risoluzione 2347, le Nazioni Unite hanno approvato il World Cultural Heritage.
“Questo laboratorio è, per SiciliAntica, una realizzazione pioneristica per quanto riguarda l’archeologia sperimentale, essendo il primo attivo al Sud Italia” dicono i vertici regionali dell’ associazione. Anche in un momento di così forte emergenza e apprensione per la nostra comunità, non mettiamo da parte la cultura” ha evidenziato il primo cittadino Nino Naso, nei giorni scorsi nel mirino delle critiche per la destinazione a sala degustazioni dell’ex convento di San Francesco.
A sottoscrivere la convenzione il sindaco Naso e i rappresentanti regionali dell’associazione SiciliAntica: il vice presidente Giuseppe Lo Porto, il tesoriere Nunzio Condorelli Caff, il responsabile giovani Giuseppe Barbagiovanni, il responsabile web Emidio Sarpietro, il presidente della sezione locale di Paternò Giuseppe Scandurra ed il tesoriere Barbara Cavallaro. In collegamento telefonico Michela Ursino, funzionario archeologo della Soprintendenza ai Beni culturali di Catania sezione archeologica. Presenti anche l’assessore alla Cultura Rosanna Natoli, l’assessore ai Servizi sociali Francesca Chirieleison, il presidente del Consiglio Filippo Sambataro, la responsabile del settore Cultura, turismo e sport, Lucia Maria Catena Longo.