Sabato 20, di mattina, il sindaco di Adrano D’Agate incontrerà 14 dei 15 firmatari della mozione di sfiducia presentata contro di lui (sarà assente per motivi di lavoro il giovane Aurelio Verzì, Udc).
E’ stato il primo cittadino a volere un incontro. La scelta di una ‘riflessione’ collettiva sulle ragioni di una proposta politica così estrema è stata imposta dagli stessi rappresentanti dell’assemblea cittadina che hanno stoppato i contatti ‘ad personam’ avviati dall’entourage del sindaco.
Il conto alla rovescia per la votazione della ‘sfiducia’ è partito ufficialmente oggi con la convocazione del consiglio comunale, fatta dal vice presidente Angela Branchina, per domenica 28 marzo – Domenica delle Palme – alle ore 10.30.
All’incontro di sabato mattina, Angelo D’Agate dovrà presentarsi verosimilmente con una proposta forte e convincente a tal punto da far fare un passo indietro al ‘blocco’ consiliare fin qui dimostratosi granitico e deciso ad andare fino in fondo.
Più prosaicamente, in realtà, basterebbe che il sindaco riuscisse a portare dalla propria parte un paio di consiglieri firmatari della mozione. Molto tempo prima che venisse depositata la mozione di sfiducia, da più parti politiche è venuta la richiesta di azzerare la giunta per dar vita a una nuova esperienza. Gli inviti, però, non sono mai stati accolti da D’Agate.
Che il sindaco possa decidere una nuova ripartenza soltanto adesso, con la pistola puntata della mozione di sfiducia, sembra a tutti un’azione disperata e fuori tempo massimo.
