Etna, esaurita la fase parossistica n.13: colata lavica verso Valle del Bove

Etna, esaurita la fase parossistica n.13: colata lavica verso Valle del Bove

Tredicesimo fenomeno parossistico dell’Etna.

L’Ingv ha avuto modo di osservare dalle telecamere di sorveglianza che dalle 21.10 circa di ieri era ripresa dell’attività stromboliana al cratere di sud-est.

Contestualmente continuava l’attività stromboliana al cratere voragine, bocca nuova e nord-est. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento portandosi su valori alti.

Le sorgenti del tremore sono state localizzate al cratere di sud-est ad una profondità di circa 2.5 km s.l.m.. Il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è stato basso. Non si osservano variazioni significative nei segnali di deformazione dalle reti GNSS e clinometrica.

L’Ingv verso la mezzanotte ha osservato che l’ampiezza media del tremore vulcanico è ulteriormente aumentata raggiungendo la soglia di secondo livello, con sorgente localizzata in corrispondenza del Cratere di Sud-Est a circa 300. Anche l’attività infrasonica risulta sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi.

L’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava con trabocco lavico dall’area orientale del Cratere di SE che si espande verso la Valle del Bove. A causa della copertura nuvolosa non è stato possibile osservare l’attività in corso.

L’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a seguito di opportuni controlli ha specificato che poco prima delle 3 di notte l’attività di fontana di lava al Cratere di Sud-Est si è conclusa.

Persiste una moderata attività stromboliana e la colata lavica che si espande lungo il versante occidentale della Valle del Bove continua ad essere alimentata. Dal punto di vista sismico l’ampiezza del tremore vulcanico si è ridotta riportandosi su valori medi.

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