Agenti del Commissariato Nesima, giovedì scorso, si sono accorti di uno strano via vai di persone nei pressi di una cartoleria, in Viale Mario Rapisardi.
Per dissipare ogni dubbio, i poliziotti hanno deciso di controllare una persona appena uscita dal locale la quale ha loro riferito di aver effettuato delle scommesse sportive di cui ha esibito le due schedine di gioco appena fatte e il palinsesto degli eventi sportivi.
Una volta all’interno, i poliziotti hanno appurato che le scommesse mostrate dall’uomo erano state eseguite su una piattaforma telematica non autorizzata in quanto non collegata al sito dell’Azienda Autonoma Monopoli di Stato. Estendendo il controllo alla documentazione presentata dal titolare, hanno anche accertato che il titolare, assente al momento del controllo ma sopraggiunto perché chiamato dal personale della sala scommesse, aveva depositato presso gli Uffici della Direzione Attività Produttive del Comune di Catania una S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per il commercio di articoli da cartoleria (attività questa risultata inesistente) e di internet point.
L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria per aver svolto l’attività organizzata al fine di accettare o raccogliere scommesse o comunque favorire l’accettazione o in qualsiasi modo la raccolta, anche per via telefonica o telematica, di scommesse di qualsiasi genere e per aver consentito ai clienti di consultare i palinsesti degli eventi sportivi nazionali ed esteri, incassando dagli scommettitori le somme di denaro in contanti e rilasciando loro le relative schedine di gioco.
All’interno del locale, è stata altresì riscontrata la presenza di diverse postazioni di Personal Computer collegate a un sito web.com che proponeva video slot, giochi da tavolo, poker e video giochi a rulli virtuali con vincite in denaro, non rispondenti alle caratteristiche stabilite dalla legge. È stata rilevata anche la mancanza dell’esposizione di apposite targhe, all’interno e all’esterno dell’esercizio, di avvertimento ai fini della prevenzione dei fenomeni di gioco compulsivo.
Una volta cristallizzate tutte le violazioni commesse sia dal titolare dell’esercizio che dall’avventore, per sanzioni complessive superiori ai 100.000 euro, gli agenti hanno sequestrato i computer e le stampanti termiche utilizzate per il rilascio degli scontrini delle giocate disponendo, infine, ai sensi della normativa Anti-covid19 la chiusura dell’esercizio commerciale per giorni cinque. Il titolare, pochi mesi addietro, era già stato sanzionato e denunciato per la commissione delle medesime violazioni.