I Carabinieri della Stazione di Pedara hanno arrestato un 82enne di Fiumefreddo di Sicilia, responsabile di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia, reati commessi nei confronti della convivente.
La compagna del pensionato infatti, una 59enne anch’ella di Fiumefreddo di Sicilia, ritenendo ormai conclusa la relazione sentimentale aveva lasciato l’uomo senza lasciargli possibilità alcuna di ricucire il loro rapporto.
Ma l’anziano non datosi per vinto e constatata l’impossibilità di comunicare telefonicamente con la sua compagna, che frattanto aveva trovato alloggio presso l’abitazione di una parente residente a Pedara, si era recato a Mascali dalla figlia 24enne dapprima chiedendole amorevolmente di intercedere nei confronti della madre perché ritornasse sui propri passi poi, invece, passando alle minacce di morte dicendo a quest’ultima che, qualora non ottemperasse a quanto le aveva richiesto, si sarebbe recato a Catania per comprare una pistola a sei colpi con la quale avrebbe <<… ammazzato tutti …>>, lasciando per sé stesso l’ultima cartuccia.
La ragazza era riuscita a mandar via il genitore assicurandogli che avrebbe tentato una riconciliazione ma, sentita la madre sempre più decisa a non volerne sapere più di quell’uomo, ha comunicato telefonicamente il cattivo esito della sua mediazione a quest’ultimo il quale le aveva fatto gelare il sangue nelle vene dicendole <<… allora sei tu che non vuoi che faccia pace con tua madre, domani sarà fatta la volontà di Dio! …>>.
Immediatamente, come comprensibile, la ragazza ha dato l’allarme alla madre raccomandandole di non uscire da casa per evitare d’imbattersi nell’ex compagno-padre che, come promesso, si è effettivamente recato presso l’abitazione della parente ospitante dove, grazie al tempestivo intervento dei militari frattanto allertati dalla malcapitata, è stato arrestato davanti il cancello d’ingresso.
Giova evidenziare, al fine di comprendere come il piano dell’uomo non fosse semplicemente un’estemporanea esternazione ma bensì un piano architettato, che, al momento in cui è stato bloccato dai Carabinieri, il pensionato è stato trovato in possesso della cospicua somma di 2550 euro custodita nelle tasche dei pantaloni, denaro che ragionevolmente era stato da egli destinato all’acquisto dell’arma come già paventato all’atterrita figlia.
L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.