Uno screening riservato alla popolazione scolastica con poca partecipazione. E’ il rammarico del sindaco di Santa Maria di Licodia Salvatore Mastroianni in merito alla scarsa adesione da parte dei genitori, i cui figli frequentano il comprensivo “Don Bosco”, allo screening programmato nella giornata di ieri in via Bartali, nei pressi della palestra comunale.
I test rapidi sarebbero serviti per tracciare studenti personale docente e ATA positivi al covid. Ieri sono stati effettuati 285 tamponi con modalità drive-in e riscontrate 7 positività, di cui solamente 3 sono alunni. Di questi si attende la conferma attraverso i tamponi molecolare.
“Se consideriamo che giovedì 11 febbraio prima della sospensione per motivi di ordine pubblico, erano stati effettuati 90 tamponi, arriviamo ad un totale di 3 bambini positivi su 375 tamponi, con un rapporto tamponi/positivi allo 0,8%- ha scritto il primo cittadino sulla propria pagina social.- Uno screening che ha dimostrato ancora una volta come la scuola sia un luogo assolutamente sicuro e che la situazione al momento sia sotto controllo”.
Nel post il sindaco Mastroianni ha espresso la propria amarezza sulla scarsa partecipazione visto che nei giorni scorsi si era registrata una pressante richiesta di chiusura della scuola: “Continueremo a monitorare costantemente l’evolversi della situazione sempre pronti a tutelare la salute pubblica ed in particolar modo quella dei nostri bambini.
Rivolgo un caloroso ringraziamento all’Usca, alla polizia municipale, all’ufficio di protezione civile ed alle associazioni di volontariato locali che con grande impegno e senso di responsabilità hanno fatto sì che le operazioni si svolgessero in sicurezza ed ordine” ha concluso Mastroianni. Nella città licodiese allo stato attuale sono positivi 52 soggetti di cui uno ospedalizzato.