Nuovo spettacolo sull’Etna: poco prima della mezzanotte una fontana di lava pulsante e un trabocco lavico dal cratere di Sud-Est hanno animato il vulcano.
E’ stata una fase in crescita di energia fino al suo completo esaurimento, seguito e monitorato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania.
La fase parossistica è durata circa un’ora dopo l’inizio del nuovo fenomeno. Sul cratere di Sud-Est si sono attivate altre bocche, in direzione della bocca della “sella”.
Successivamente l’attività si è ulteriormente intensificata, generando getti di lava alti anche un chilometro.
Stamattina ha avuto inizio un trabocco lavico dalla “bocca della sella” alimentando un flusso lavico diretto verso sud-ovest. Una colonna eruttiva si è alzata verso il cielo per diversi chilometri sopra la cima dell’Etna.
L’ennesima violenta e spettacolare fase parossistica si è conclusa intorno alle 2, cessando completamente 20 minuti dopo.
Le colate di lava hanno continuato lentamente ad avanzare, i fronti del ‘braccio’ più lungo sono nella desertica Valle del Bove, a circa 3-4 chilometri di distanza dalla bocca e ad una quota compresa fra 1.700 e 1.800 metri sul livello del mare.
Il flusso lavico diretto verso sud-ovest ha percorso solo poche centinaia di metri. L’ampiezza media del tremore vulcanico col cessare del parossismo ha subìto una repentina e drastica diminuzione dei suoi valori ed ha raggiunto il livello medio, con la tendenza a diminuire ulteriormente.