Adrano, segrega in casa l’ex fidanzata: l’ex marito corre in aiuto e aggredisce il fratello

Adrano, segrega in casa l’ex fidanzata: l’ex marito corre in aiuto e aggredisce il fratello

I Carabinieri della Stazione di Adrano hanno arrestato nella flagranza un 38enne del posto, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e violenza privata nonché, analogamente, proceduto all’arresto di un 39enne per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Al centralino del 112 NUE era giunta nella mattinata la telefonata di una donna che invocava aiuto per essere stata segregata dall’ex compagno che la minacciava, impedendole anche di uscire da casa.

Immediatamente l’attivazione della pattuglia dei militari della Stazione è giunta nell’abitazione riscontrando effettivamente la veridicità dei fatti e, anzi, trovando anche la sorella dell’uomo che stava litigando con il fratello a difesa della poveretta.

Calmati gli animi l’ex coppia è stata portata in caserma dove la donna ha circostanziato le proprie accuse specificando che, a seguito della sua decisione d’interrompere per incompatibilità caratteriale la relazione sentimentale con l’ex compagno, aveva comunque accettato l’invito dei familiari di quest’ultimo a recarsi presso la loro casa per cercare una soluzione.

Ben presto però l’uomo aveva dato segni d’insofferenza cominciando a minacciare la donna <<… tu non esci da qua se non con me, ti rovinerò la vita, non ti farò uscire più da casa e ti farò togliere le figlie! …>>, toccandola anche nelle parti intime.

Frattanto però, mentre i militari stavano espletando gli opportuni accertamenti, a bordo della sua automobile era arrivato di gran corsa in caserma l’ex marito della donna, deciso ad agire fisicamente contro l’aggressore.

L’uomo, nell’immediato è stato bloccato all’ingresso dal militare in servizio di piantone, ma è comunque venuto alle mani con il fratello dell’arrestato e solo l’intervento degli altri militari in ausilio al collega, ha scongiurato più gravi problemi.
I due arrestati quindi, espletate le formalità di rito, sono stati posti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.

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