Covid, Ippolito: “ Misure graduate funzionano, per varianti è necessaria attenzione più scrupolosa”

Covid, Ippolito: “ Misure graduate funzionano, per varianti è necessaria attenzione più scrupolosa”

“L’esempio della Gran Bretagna, dove con l’imposizione di una ‘zona rossa’ all’intera nazione il numero dei contagi è rapidamente calato, ci dice che il sistema in essere nel nostro Paese, che gradua le misure nei territori in base alla situazione epidemiologica, può funzionare, anche perché consente (lo si sta facendo in Umbria e Alto Adige, per esempio) l’istituzione su specifiche porzioni del territorio di misure di contenimento ulteriormente restrittive rispetto a quelle nazionali”.

Così Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani, in un’intervista al Corriere della Sera.

Sulla maggior virulenza e infettività di alcune varianti, ha aggiunto:

“Le misure di contenimento richieste dalle varianti sono le stesse del virus originario, ma se è vero, come sembra, che alcune di queste mutazioni sono caratterizzate da maggiore contagiosità, sarà necessaria allora un’ attenzione ancora più scrupolosa nell’attenersi alle misure di contenimento.

“Esistono – afferma Ippolito – delle teorie in proposito che hanno bisogno di solide conferme, ma onestamente mi sembra un problema secondario. Da un punto di vista epidemiologico e statistico, una variante con una trasmissibilità superiore anche solo del 20 per cento e con lo stesso tasso di letalità rispetto al ceppo originario fa più danni, in termini di ospedalizzazioni e decessi, rispetto a una variante con una letalità superiore del 50 per cento ma con la stessa trasmissibilità”.

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