Dieci immagini, dieci manifesti per chiedere “a gran voce l’immediata liberazione di Patrick Zaki”, lo studente dell’Alma Mater di Bologna arrestato un anno fa in Egitto: da lunedì i poster saranno affissi a Bologna, Catania e altre numerose città italiane grazie al contest “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”, edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow”.
I vincitori del concorso sono stati annunciati ieri con un evento online: si tratta di Moises Romero (Messico), Zlatan Dryanov (Bulgaria), Christopher Scott (Ecuador), Rashid Rahnama (Iran), Andrea Rodrigues e Rita Reis (Portogallo) e degli italiani Mattia Pedrazzoli, Massimo Dezzani, Arianna Posanzini e Michele Carofiglio. I loro lavori sono stati selezionati da una giuria internazionale tra le oltre 900 proposte provenienti da quasi 50 Paesi in tutto il mondo. Il contest è stato ideato da Amnesty International Italia e dal festival salentino “Conversazioni sul futuro”, in collaborazione con il Festival dei diritti umani di Milano e l’associazione Articolo 21 e con il patrocinio dell’Alma Mater e del Comune di Bologna. I dieci poster saranno affissi dunque a partire da lunedì, nell’anniversario della convalida dell’arresto di Zaki, a Bologna (città dove lo studente egiziano vive e frequenta il master Gemma) così come nelle altre città e nei luoghi pubblici o privati che hanno già aderito all’iniziativa: al momento, riferiscono i promotori del contest in una nota, sono arrivate formali adesioni da diverse grandi citta’ (Bari, Brindisi, Lecce, Napoli, Palermo, Taranto e Torino) e da una serie di piccoli Comuni pugliesi (Ruvo di Puglia, Corigliano d’Otranto, Trepuzzi, Surbo, Castrignano de’ Greci, Acquarica-Presicce, Tricase, Corsano, Tiggiano).
Aderiscono anche la Scuola Normale Superiore di Pisa, le Università di Catania, di Trento e del Salento, l’Associazione dottorandi e dottori di Ricerca in Italia, l’Usigrai, al Fnsi, LegaCoop Puglia e la maratona musicale “Voci x Zaki – Voci x la libertà” (che si terrà sempre lunedì). “Tante le manifestazioni di sostegno attraverso messaggi e condivisioni social di numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo- continua la nota- come, tra le altre, Paolo Fresu, Alessandro Bergonzoni, Edoardo Winspeare, Subsonica, Luca Barbarossa”.
Se l’immagine “che il regime egiziano vuole proiettare è quella di uno schermo nero- dichiara il portavoce italiano di Amnesty, Riccardo Noury- questi 900 poster riempiono
quell’immagine di ben altro: di vita, creatività e colori”. I manifesti “piaceranno moltissimo a Patrick quando li potrà vedere”, afferma Rita Monticelli, coordinatrice del master Gemma cui è iscritto Zaki.