Covid, Razza impugna sentenza TAR sul prezzo dei tamponi: “Nuovo decreto con la stessa tariffa”

Covid, Razza impugna sentenza TAR sul prezzo dei tamponi: “Nuovo decreto con la stessa tariffa”

La Regione Siciliana impugnerà la sentenza con cui il Tar ha bocciato la tariffa fissa a 15 euro per i tamponi rapidi, e ne annuncia un altra della stessa misura.

“La decisione del TAR Palermo sul prezzo dei tamponi sarà impugnata al CGA e, nel frattempo, verrà emanato un nuovo decreto che comunque ripeterà la stessa tariffa”, ha affermato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

“Oggi – ha proseguito – un tampone rapido costa meno di 4 euro e la tariffa fissata è forse persino troppo alta. Il Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico spiegherà bene il percorso della determinazione della tariffa, ma non mi pare che si possa anche solo ipotizzare di utilizzare l’emergenza per fare utili oltre il doveroso. E’ semplicemente immorale”.

Con il ricorso, gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia hanno sostenuto l’assenza di una norma che legittimasse l’adozione di tale provvedimento, rilevando che la tariffa sarebbe stata determinata in assenza di qualsivoglia istruttoria volta, se non ad una concertazione con le associazioni di categoria dei laboratori di analisi, quanto meno ad una audizione o consultazione delle stesse.

Il prezzo imposto dalla Regione siciliana (15 euro), secondo i ricorrenti, è diseconomico, irragionevole ed inferiore rispetto a quello previsto nelle altre regioni nonché a quello riconosciuto ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta.

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