Misterbianco, pusher ai domiciliari nascondeva droga e soldi dentro il barbecue: finisce in carcere

Misterbianco, pusher ai domiciliari nascondeva droga e soldi dentro il barbecue: finisce in carcere

I Carabinieri della Stazione di Sant’Agata Li Battiati hanno arrestato nella flagranza il 34enne Angelo Lombardo di Misterbianco, poiché ritenuto responsabile di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

I militari, acquisita una notizia “confidenziale” nel corso della loro costante attività sul territorio, si sono diretti in località Poggio del Lupo del comune di Misterbianco al fine di effettuare una perquisizione nell’abitazione di Lombardo, detenuto agli arresti domiciliari.

Pazientemente pertanto, avendo notato che un giovane era entrato ed immediatamente uscito dalla palazzina d’interesse, hanno provveduto a fermarlo per un controllo che ha effettivamente confermato i loro sospetti in quanto il 24enne è stato trovato in possesso di una dose di marijuana nascosta all’interno degli slip.

Avuta pertanto conferma hanno così pazientemente aspettato l’arrivo di un altro cliente che poi, infatti, ha concesso loro di entrare nel vano scala e di dirigersi direttamente nell’abitazione di Lombardo che, in verità, era invece preparato a ricevere soltanto il suo cliente.

Guadagnato l’ingresso nell’appartamento e manifestatagli l’esigenza di dover effettuare un controllo all’interno dell’abitazione i militari hanno ricevuto da Lombardo assicurazione sull’assenza di qualsiasi tipo di droga, che poi, però, è stata invece smentita dal rinvenimento di circa 90 grammi di marijuana, di altre 9 dosi della medesima droga pronte per la vendita al minuto e del relativo materiale necessario al confezionamento, la somma di 635 euro ritenuta provento dello spaccio, nascosti nel barbecue sul balcone e in vari altri nascondigli in casa, nonché di 4 bilancini di precisione dei quali uno nascosto all’interno dei suoi slip.

L’arrestato sarà trasferito in carcere come disposto dal giudice al termine dell’udienza di convalida, mentre il giovane cliente è stato segnalato alla Prefettura di Catania quale “assuntore”.

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