Una mail per ringraziare di cuore i professionisti dell’Usca di Adrano.
L’ha scritta una signora di S. Maria di Licodia alla fine del lungo percorso di guarigione dal covid che ha coinvolto in prima persona non soltanto lei ma anche la madre e il padre (costretto al ricovero in ospedale).
Una lettera elettronica allo stesso indirizzo che per settimane la donna ha utilizzato per invocare aiuto e chiedere consigli sul virus che stava entrando in casa.
“A nome di tutta la famiglia – si legge – scrivo queste poche righe per dirvi GRAZIE. Sono state settimane difficili, abbiamo vissuto momenti di sconforto e paura, soprattutto per il timore di non avere una guida, di non ricevere un sostegno. Fortunatamente non è stato così: abbiamo incontrato delle persone splendide che, con grande sensibilità e umanità, ci hanno accompagnato lungo questo percorso che mai avremmo voluto affrontare”.
Commuove la lettera-ringraziamento indirizzata ai professionisti dell’Unità speciale di continuità assistenziale di Adrano che, come le altre Usca del territorio, sono la prima frontiera di chi è costretto ad attraversare il contagio.
“Siete stati celeri, puntuali, incoraggianti – continua la lettera. Non abbiamo visto i vostri volti, ma ricorderemo sempre le vostre voci e gli sguardi affettuosi. In particolare ringraziamo l’operatore 84 e la dott.ssa Letizia del 118, Il dott. Galizia e il dott. Tomasello, Il dott. Leotta e tutti gli altri medici di cui non conosciamo il nome. Non dimenticheremo mai la prima volta in cui abbiamo visto una tuta bianca e, grazie a voi, non sarà un brutto ricordo, perché Insieme abbiamo vinto! Grazie di cuore”.