E’ stato finanziato dalla Regione Siciliana un progetto da 19 milioni di euro che prevede il potenziamento dell’infrastruttura di ricerca “Beyond–Nano” del Consiglio nazionale delle ricerche che si trova nel polo microelettronico del capoluogo etneo.
Il contributo individuato dal dipartimento regionale delle Attività produttive andrà a gravare sui fondi ricerca del Po-Fesr 2014/2020 per la creazione e lo sviluppo del sito di eccellenza scientifico-tecnologica nell’Etna Valley.
Si tratta della terza infrastruttura siciliana di ricerca di carattere strategico nazionale, insieme al laboratorio Idmar dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e ai laboratori di ricerca e servizi diagnostici e terapeutici dell’Ismett.
L’intervento finanziario della Regione Siciliana va ad aggiungersi a quello del ministero dell’Università e della ricerca che nel 2020 ha stanziato 15 milioni di euro e all’investimento di 6 milioni da parte del Cnr.
Il progetto consentirà di acquisire la strumentazione scientifica e di completare l’opera per implementare le due nuove apparecchiature: una per la ricerca sui nuovi materiali e processi per la microelettronica e l’altra per lo sviluppo di soluzioni avanzate per il fotovoltaico.
Si guarda alla microelettronica, all’aerospazio o all’energia.
“Il progetto del Cnr ha un doppio valore strategico per la Sicilia – afferma Mimmo Turano assessore regionale alle attività produttive – non solo consente di fare un passo avanti sulla competitività del comparto industriale nazionale interessato alla microelettronica, all’aerospazio o all’energia, ma ha anche importanti ricadute economiche e sociali sul territorio del polo microelettronico siciliano che ci permetterà, grazie anche alla collaborazione con le università, di fare in modo che tanti nostri giovani laureati rimangano in Sicilia a impiegare energie e competenze”.
Il Presidente del Cnr Massimo Inguscio ha spiegato che attraverso questi interventi l’infrastruttura di ricerca Beyond–Nano sarà dotata di strumentazioni avanzate.
“Le attività saranno concepite in modo da creare un ‘continuum’ fra la scienza dei materiali e la tecnologia dei dispositivi per ridurre i tempi di trasferimento dalla ricerca alle applicazioni di mercato. L’obiettivo del Cnr è mettere le realtà industriali operanti nel territorio regionale nelle condizioni di affrontare con successo le sfide all’interno di mercati dove la competizione si gioca sull’avanzamento della conoscenza scientifica e sulla capacità di innovazione”.