A Catania, la Polizia di Stato ha tratto in arresto T.C. (classe 1943), pregiudicato, resosi responsabile del reato di tentato omicidio pluriaggravato.
Nella mattinata del 23 gennaio 2020 è giunta la segnalazione da parte del locale ospedale “Garibaldi-Centro” di un uomo, successivamente identificato in P.M. (classe 1946). L’uomo è stato trasportato per un’ “ampia ferita lacero-contusa sotto il padiglione auricolare sinistro dal lobo dell’orecchio fino alla regione nucale” inferta con un’arma da punta e da taglio .
L’immediata indagine, condotta dal personale della Sezione “Reati contro la Persona, in pregiudizio di Minori e Reati Sessuali” della Squadra Mobile, ha consentito anzitutto di apprendere dalle preliminari informazioni che l’episodio è avvenuto nel rione San Cristoforo e, precisamente, in questa via Plebiscito.
Tale ipotesi è stata suffragata dal sopralluogo giudiziario, eseguito unitamente a personale del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Catania, che ha consentito di rilevare in loco alcune tracce di presunta sostanza ematica sull’asfalto, segno probabile di una precedente lite.
Il prosieguo dell’attività investigativa, protrattasi senza soluzione di continuità, ha permesso poi di ottenere le fondamentali dichiarazioni di alcune persone informate sui fatti, le quali hanno indicato il citato T.C. quale possibile esecutore dell’evento.
Gli operatori di Polizia Giudiziaria si sono pertanto subito messi alla sua ricerca che si è conclusa favorevolmente dopo qualche ora in quanto l’anziano, che aveva inizialmente tentato di fare perdere le proprie tracce, aveva deciso di presentarsi spontaneamente per non incorrere in conseguenze più gravi.
Inoltre, grazie ad ulteriori approfondimenti investigativi, la responsabilità dell’uomo nel fatto di sangue in argomento è emersa, in forma ancora più palese, a seguito dell’acquisizione di un video che riprende le fasi dell’accoltellamento.
Le inequivocabili risultanze probatorie sono state acclarate pure dalle spontanee dichiarazioni rilasciate dall’indagato negli Uffici della Squadra Mobile in cui ha ammesso la propria condotta.
Alla luce di quanto esposto, espletate le formalità di rito, T.C. è stato tratto in arresto e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di convalida dinnanzi al Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania.