“Ho fatto quello che potevo ma i numeri restano incerti e a questo Paese non serve una maggioranza raccogliticcia. A Conte ho suggerito un gesto di chiarezza: dimettersi per formare un nuovo governo. E se non ci riesce, si va al voto. Per vincere”.
Lo ha detto Bruno Tabacci, senatore del Centro Democratico, in un’intervista a ‘La Repubblica’.
Tabacci, che si è definito il “traghettatore di anime perse”, si è impegnato a consolidare la maggioranza di governo con “l’operazione Costruttori”.
“Ora tutti devono assumersi le proprie responsabilità”, chiarisce Tabacci. “Ma l’impressione è che si rotoli in fretta verso le elezioni”.
Per Tabacci il voto in Parlamento della relazione sulla giustizia del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è “un passaggio più pericoloso di quello appena vissuto: perché alla questione politica generale se ne unisce una di merito, su un tema divisivo. Ma non limiterei a questo rischio – chiarisce – possiamo andare avanti ad esempio con maggioranze risicatissime nelle commissioni?”.