“A seguito delle segnalazioni sul mancato inserimento dell’ospedale di Paternò per procedere al richiamo del vaccino da parte del Sindaco Nino Naso, del comitato in difesa dell’Ospedale di Paternò e di tanti concittadini, è stata mia premura dialogare con il direttore sanitario dell’Asp di Catania Antonino Rapisarda e il direttore generale Maurizio Lanza che tempestivamente hanno modificato la delibera precedente inserendo anche il comune di Paternò.
Questo intervento è stato necessario al fine di evitare ai cittadini già vaccinati di effettuare il richiamo in altri comuni”.
A parlare è il deputato regionale di Fratelli d’Italia Gaetano Galvagno dopo che nei giorni scorsi l’Asp etnea aveva dato precise indicazioni sui punti vaccinali in cui recarsi per effettuare il richiamo della seconda dose del vaccino.
Da una prima nota l’ospedale di Paternò era stato escluso con la conseguenza che tutti coloro che si erano sottoposti alla somministrazione della prima dose nel punto vaccinale paternese, sarebbero stati costretti a recarsi presso il presidio ospedaliero biancavillese.
“Ringrazio vivamente la Direzione Sanitaria per avere accolto questa nostra legittima richiesta, il sindaco, il comitato in difesa dell’Ospedale di Paternò e i coordinatori aziendali del sindacato della Uilfpl, Orazio Lopis e Pippo Palumbo”, ha concluso Gaetano Galvagno.
La seconda dose di vaccino sarà somministrata a partire da venerdì 22 gennaio nei sette ospedali dell’Asp etnea (Paternò, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Militello, Acireale e Giarre ) e nel Pta San Luigi a Catania.