Che un solo ufficio postale sia troppo poco per Bronte, gli amministratori della Città del pistacchio lo hanno sempre ribadito.
Da decenni la città chiede a Poste Spa di aprire un nuovo ufficio postale in una zona periferica, per evitare le tante code che quasi ogni giorno si formano davanti all’Ufficio di via Umberto.
Se poi questo ufficio, oltre ad essere unico è anche non grandissimo, con l’arrivo del covid i problemi si moltiplicano.
Spesso, infatti, è facile accorgersi della lunga fila di utenti che in coda, a modo loro distanziati, aspettano il proprio turno, perché all’interno, giustamente, si entra contingentati per evitare assembramenti.
Un problema sollevato d’estate con il solleone che adesso, con il freddo e la pioggia è diventato drammatico, se pensiamo che buona parte degli utenti sono anziani.
Per questo il presidente del Consiglio comunale Aldo Catania ed il consigliere Vincenzo Sanfilippo hanno presentato un ordine del giorno in Consiglio, chiedendo che Poste Spa installi una pensilina e realizzi dei servizi igienici. Per lo stesso motivo il sindaco, Pino Firrarello, ha organizzato un incontro nella sala della Giunta con il direttore della filiale “Catania 2 Provincia”, Giuseppe Catalfo.
Poste Spa non ha preso posizione, né garantito alcun intervento, ha soltanto assicurato che prenderà in considerazione le proposte ricevute dal “tavolo” brontese.
“Personalmente – spiega il sindaco Pino Firrarello – alle proposte avanzate dal presidente Catania e dal consigliere Sanfilippo, ho aggiunto altre 3 soluzioni. La prima affinché Poste Spa realizzi un secondo ufficio postale in qualsiasi zona periferica di Bronte, la seconda che prenda possesso di un immobile che noi metteremo a loro disposizione nel quartiere Sciarotta sobbarcandoci anche parte delle spese ordinarie, la terza, nel caso non fossero in condizione di creare un nuovo ufficio con tutti servizi, di trasferire il recapito in un’altra sede, aumentando nell’attuale ufficio di via Umberto gli spazi a disposizione degli utenti.
“Il direttore, che ringrazio, – conclude Firrarello – mi ha promesso che ci penserà su”.