Le indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò hanno consentito di dare un volto al piromane che nella notte dello scorso 7 gennaio incendiò due autovetture, una Fiat Punto e una BMW X1, regolarmente parcheggiate in via Moncada a Paternò.
Dopo aver domato le fiamme, grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, gli investigatori dell’Arma eseguirono un accurato sopralluogo acquisendo quegli elementi utili all’identificazione dell’autore del reato.
In particolare, analizzando le immagini registrare dalle telecamere attive in zona, poterono scorgere un soggetto di sesso maschile indossante un giubbotto da motociclista di una nota marca recante delle scritte ben riconoscibili e di diversi colori, tra i quali il bianco, l’arancione, il rosso e il nero.
Questi avvicinandosi prima alla Fiat Punto e in un secondo momento a l’altra macchina, servendosi di un innesco artigianale, appiccò le fiamme nella zona dei serbatoi che avvolsero totalmente le due autovetture col serio rischio di originare un incendio di vaste proporzioni che avrebbe potuto propagarsi alle vicine abitazioni.
Gli indizi raccolti, corroborati dalla profonda conoscenza dell’humus criminale operante nel territorio di competenza, hanno indirizzato gli inquirenti verso una figura ben nota per i suoi trascorsi di natura penale:
il 38enne Francesco Alleruzzo, soggetto in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno.
Difatti, lo scorso 14 gennaio, sulla base degli indizi raccolti, i carabinieri hanno eseguito una perquisizione in casa del sospettato all’interno della quale hanno rinvenuto e sequestrato il giubbotto perfettamente coincidente con quello indossato dal piromane nonché le scarpe ginniche che presentavano sulla suola delle evidenti tracce di combustione.
Prove che hanno condotto l’uomo, dopo l’arresto, dinanzi al Tribunale di Catania in composizione monocratica, che, al termine del giudizio abbreviato richiesto dall’imputato, lo ha condannato a mesi 10 di reclusione poiché ritenuto colpevole del reato di danneggiamento seguito da incendio.