“Nessuno dei quattro siti siciliani può essere considerato idoneo al programma di stoccaggio delle scorie nucleari. Si tratta di una proposta fuori dal mondo da restituire al mittente”.
Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, che oggi ha partecipato a Petralia Sottana (Palermo) alla seduta allargata del consiglio del Parco delle Madonie.
“Mi sembra assurdo che in un’area naturale protetta come il Parco delle Madonie si possa immaginare di creare un deposito di scorie nucleari – ha aggiunto -. Probabilmente, approfittando della generale attenzione rivolta alla pandemia, il governo tenta di far passare in sordina una follia. Qualcuno ci dovrebbe spiegare perché su 67 siti, solo 8 sono stati individuati al Nord e tutti gli altri al Sud”.
“Riflettiamo, invece, sui progetti e le iniziative per valorizzare ancora di più questo sito che frequento da sempre e a cui sono affezionato – ha sottolineato Miccichè -. Invito il Parco e il Gal a fare proposte per trovare soluzioni di vero sviluppo. Sono posti talmente belli che mi viene da impazzire al solo pensiero che qui potrebbero arrivare scorie nucleari. Il solo aspetto positivo è l’unanimità e la trasversalità del fronte del no – ha concluso Miccichè -. In merito all’argomento, proporrò ai capigruppo di tutti i partiti una seduta d’Aula per decidere come reagire”.