Beni per un milione di euro sono stati sequestrati a un pregiudicato mafioso di Barcellona Pozzo di Gotto e a un’ex consigliere comunale di Giardini di Naxos.
I finanzieri del Comando provinciale di Messina hanno eseguito i due provvedimenti emessi dalla Sezione Misure di prevenzione del tribunale, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, a carico dei due considerati socialmente pericolosi, di 50 e 65 anni.
Interessati due unità immobiliari dell’area balneare di Barcellona Pozzo di Gotto, un fabbricato in Giardini Naxos e conti correnti bancari.
Il pregiudicato è rimasto coinvolto nell’operazione “Mare nostrum” quale elemento di spicco del clan dei barcellonesi in grado di produrre profitto grazie a una impresa individuale (intestata a prestanome) di fatto riconducibile al fratello 57enne, componente di rilievo della cosca: una impresa mafiosa che si è avvalsa “della forza di intimidazione derivante dall’appartenenza mafiosa del suo effettivo titolare”, in grado di “sbaragliare la concorrenza, inserendosi in settori economici particolarmente proficui, quali quello dello smaltimento dei rifiuti”, nonché luogo di summit.
L’ex consigliere comunale di Giardini Naxos ha riportato condanne per usura e concorso in concussione aggravata dal metodo mafioso.
L’uomo si è anche fatto consegnare una tangente da un imprenditore edile per accelerare le procedure burocratiche per le opere che stava realizzando presso il cimitero comunale.
L’imprenditore edile è stato avvicinato dal politico e da un presunto esponente della mafia catanese, quale referente dei Laudani, noti come ‘Mussi di ficurinia’, e obbligato a pagare duemila euro.