Renzi a Conte: “Più che farlo cadere vorrei vederlo muovere. La conta in Aula è errore politico”

Renzi a Conte: “Più che farlo cadere vorrei vederlo muovere. La conta in Aula è errore politico”

“Più che farlo cadere, vorrei vederlo muovere. Il governo è immobile: si vive di rinvio in rinvio. Vogliamo sciogliere i tanti nodi aperti, dalle infrastrutture ai soldi per la sanità.

Vogliamo chiarezza su scuola, cultura, lavoro.

Questo abbiamo chiesto al premier con lettere, sms, documenti, riunioni.

La risposta è stata sprezzante e sorprendente:

ci vedremo in Parlamento, ha detto Conte. Evidentemente è già convinto di avere i voti in Aula, forse di Forza Italia: mi sembra un errore politico e un azzardo numerico. Ma auguri a lui e all’Italia”.

Lo dice in una intervista a La Repubblica, Matteo Renzi.

I numeri per sostituire Italia viva in Senato non ci sono? “È più facile che Salvini ne rubi altri tre al M5S che il contrario – risponde – Conosco le aule parlamentari, io”. Renzi smentisce di non parlare nemmeno con Conte: “Se non fosse inelegante le mostrerei i messaggi. Palazzo Chigi cerca di buttarla sul personale, dicendo che è un problema di rapporti. Magari fosse una questione di relazione umana: la verità è che noi facciamo proposte politiche e cadono nel vuoto”.

In merito al post del premier con il quale Conte apre a Italia Viva, Renzi evidenzia che:

“Quando la smetterà di scrivere post retorici e inizierà a confrontarsi sui temi di merito facendo davvero politica, ci troverà a fare l’interesse dell’Italia e degli italiani. Basta che faccia presto, perché non c’è più tempo”.

“La situazione in Italia è gravissima – prosegue – Abbiamo più morti degli altri. Un crollo del Pil più rilevante degli altri. Abbiamo le scuole chiuse da più tempo degli altri. Abbiamo un debito pubblico tra i più alti al mondo. Davanti a tutto questo bisogna decidere se la politica ha un senso o no.

Se bastano Facebook, i sondaggi, le dirette senza contraddittorio, i Dpcm settimanali, allora va bene così, togliamo il disturbo noi. Se serve la politica bisogna studiare, riflettere, proporre, criticare, costruire.

Chi chiede di guardare alla popolarità per scegliere la leadership dimostra che il Grande fratello ha già vinto”. In merito all’ipotesi di un ministero di peso per Italia Viva, Renzi risponde:

“No. Né per me, né per i miei. Se pensano di comprarci sappiano che noi le poltrone le lasciamo, non le chiediamo. Se Conte è certo di avere la squadra migliore del mondo, come dice, buon lavoro. Per ora i risultati non sembrano mostrarlo ma siamo patrioti e facciamo sempre il tifo per il Paese. Anche senza ministre”.

“Non vogliono affrontare i problemi veri a cominciare dal vaccino da dare agli insegnanti per riaprire le scuole o sulle infrastrutture da sbloccare per creare posti di lavoro. Ma bisogna correre – conclude – Noi chiediamo una guida politica, una visione Paese, un sogno per i prossimi vent’anni, non un incubo da rinnovare settimanalmente magari giocando sulla comprensibile paura della maggioranza degli italiani.

Se siamo in emergenza non è perché c’è stata troppa politica in questi mesi, ma al contrario perché ce n’è stata poca. Noi vogliamo la politica, altri vogliono il populismo”.

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