Venditti: “Un anno lungo un secolo che ha sconvolto molte vite”

Venditti: “Un anno lungo un secolo che ha sconvolto molte vite”

“Un anno lungo un secolo. Che ci ha colto di sorpresa, che ha sconvolto molte vite. Un anno in cui ognuno di noi è stato messo di fronte alla dura verità”.

Così Antonello Venditti traccia, in un’intervista a ‘La Stampa’, il bilancio dell’anno che finisce.

“‘Sia benedetta questa vita/che molti pensano sia infinita’, cantavo, purtroppo non lo è – dice Venditti – L’idea che oggi può toccare a te, abbiamo visto amici parenti, artisti letterati morire, abbiamo capito che morire è facile. La vita è un rischio, va vissuta, è un’esperienza fantastica, l’unica che conosciamo.

Dopodiché c’è la nostra reazione di fronte alla fatale verità di esser appesi a un filo:

chi si è avvicinato a Dio, chi ha litigato con tutti, chi ha detto che le mascherine non servivano, come il vaccino. Si son rivelati tanti aspetti che non conoscevamo, il vicino-amico peggior nemico e il contrario, persone normali diventate eroi.

Penso che ci sarà tanto da scrivere, come uscendo da un cataclisma”, aggiunge il cantautore che è al lavoro sul nuovo album.

“È cambiata la maniera di scrivere canzoni? Per forza, identifico prima un piano sonoro, è la produzione che determina l’arrangiamento, più il fatto che due anni di concerti, spesso di tre ore e mezza, mi hanno dato una forza vocale enorme, canto come non ho mai cantato, ora anche cose difficili”.

Dei concerti previsti in coppia con l’amico e collega Francesco De Gregori lo scorso settembre ma rimandati per pandemia, dice:

“Abbiamo fissato il nostro concerto all’Olimpico per il 17 luglio, ma forse ritorneremo al 5 settembre, come era previsto quest’ anno. Farne uno da 100 mila non è come farne cinque da 20 mila. Magari faremo anche una tournée, ma come quello non ce ne sarà mai più un secondo”.

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