L’Italia torna in zona rossa: controlli severi sulle feste clandestine di Capodanno

L’Italia torna in zona rossa: controlli severi sulle feste clandestine di Capodanno

Da oggi l’Italia torna in zona rossa. Un colore che manterrà fino all’Epifania, con la sola eccezione del 4 gennaio. Sarà vietato festeggiare il Capodanno all’aperto.

Chiusi negozi tranne alimentari e quelli che vendono beni di prima necessità, ristoranti e bar. Sono consentiti l’asporto e la consegna a domicilio dalle 5 alle 22.

È vietata la circolazione, tranne che per motivi di lavoro, di urgenza, come uscire per fare la spesa, e sanitari.

L’autocertificazione è necessaria per gli spostamenti anche all’interno del proprio Comune.

Ci sono alcune deroghe, come la possibilità di raggiungere le seconde case nella propria regione, andare a casa di amici e familiari, ma soltanto due persone in auto (esclusi dal conteggio i figli sotto i 14 anni) nella stessa regione ma con un solo spostamento in tutta la giornata. Le messe devono finire prima delle 22 e iniziare dopo le 5.

I controlli contro le feste clandestine di Capodanno saranno “severi” perché “non possiamo più permetterci” quello che è successo l’estate scorsa quando “le discoteche aperte la hanno contribuito a moltiplicare i contagi da Covid-19”.

Lo dice, in un’intervista al Corriere della Sera il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che assicura: “Saremo inflessibili nei controlli e nelle sanzioni”.

In campo, dice il ministro, “uno spiegamento di forze dell’ordine imponente” concentrato anche “sul monitoraggio della rete Internet per impedire che si affittino case dove riunirsi non rispettando le regole e il distanziamento” perché “siamo ancora in una fase in cui serviranno altri sacrifici, comportandosi con estrema prudenza ma guardando con fiducia ai prossimi mesi cruciali per la campagna vaccinale.

Dall’11 marzo, racconta Lamorgese, “sono state quasi 30 milioni le verifiche sulle persone e 8,5 milioni quelle sugli esercizi commerciali” e “gli italiani hanno mostrato un atteggiamento di grande responsabilità”, perciò la ministra si augura fortemente che “questo spirito di collaborazione sia confermato anche la notte di Capodanno”.

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