Etna, attività stromboliana da due bocche: al Cratere Voragine esplosioni discontinue

Etna, attività stromboliana da due bocche: al Cratere Voragine esplosioni discontinue

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha avuto modo di osservare l’attività stromboliana dal cratere di sud-est da almeno due bocche: in quella più orientale continua il lancio di brandelli di lava oltre l’orlo craterico.

E’ stato possibile, inoltre, osservare attività esplosiva discontinua al Cratere Voragine. Gli esperti dell’Ingv recatisi sul posto per monitorare da vicino l’attività, hanno avuto modo di confermare il collasso della porzione sud-ovest del cono del cratere di sud-est e che tale collasso abbia generato tre flussi piroclastici.

È stato possibile osservare inoltre, che due flussi lavici si sono generati dalla base del cratere di sud-est (flusso Sud) e dal suo basso fianco sud-occidentale (flusso lavico di Sud-Ovest).

In particolare, il flusso sud si è allargato alla base del cratere di SE formando almeno quattro lobi principali che si sono arrestati sul pianoro tra la base del cratere di SE ed i Monti Barbagallo.

Uno dei lobi ha continuato ad espandersi in direzione sud-sudovest per poi arrestarsi tra i Monti Barbagallo e Monte Frumento Supino.

Il flusso lavico di sud ovest si è messo in posto seguendo la stessa direzione del flusso lavico di Sud, raggiungendo ed in parte raggirando verso Ovest Monte Frumento Supino, dove il suo fronte si è allargato ed inspessito. In generale si osserva che il flusso di Sud è notevolmente più stretto rispetto all’altro, soprattutto in prossimità del suo fronte. Il flusso lavico di Sud-Ovest, invece ricopre un’area decisamente più ampia sin dalla zona prossimale alla bocca.

Durate il sopralluogo, entrambi i flussi lavici non erano più alimentati e si presentavano in raffreddamento.

Per quanto riguarda l’attività esplosiva dal cratere di SE questa è stata intra-craterica e ha prodotto boati e sporadiche emissioni di cenere che si sono disperse rapidamente in area sommitale. Il personale Ingv ha anche osservato due blande emissioni di cenere dal cratere Voragine che si sono disperse velocemente in area sommitale.

Dal punto di vista sismico, il tremore vulcanico, anche nelle ultime ore, ha mantenuto le stesse caratteristiche che hanno contraddistinto gran parte della giornata di ieri: relativamente alla sua ampiezza media si osservano ancora modeste oscillazioni dei valori, che permangono su un livello alto.

L’attività infrasonica continua ad essere sostenuta. I dati di deformazione del suolo non presentano variazioni significative.

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