I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito dei controlli di polizia economico-finanziaria in materia di spesa pubblica e di erogazioni sussidi statali, hanno scoperto un soggetto percettore di reddito di cittadinanza che nell’ultimo quinquennio ha giocato su scommesse sportive online quasi 130.000,00€.
In particolare i militari della Compagnia di Caltagirone hanno avviato appositi controlli fiscali nei confronti di un cittadino caltagironese che, sebbene apparisse al fisco formalmente disoccupato e non percettore di alcun reddito, si è scoperto essere grosso giocatore di eventi sportivi online che, solo nell’ultimo quinquennio, ha scommesso la sorprendente cifra di 129.547,00€.
I controlli delle Fiamme Gialle calatine si sono concentrati sui volumi di ricariche del conto gioco parametrando gli stessi alle dichiarazioni fiscali presentate dal soggetto con specifico riferimento alle annualità in cui lo stesso ha richiesto il beneficio del sussidio del Reddito di Cittadinanza.
Al termine di tali controlli si è quindi accertato in capo al soggetto nella sola annualità 2018, anno in cui ha richiesto l’erogazione del beneficio statale, un maggior reddito occulto pari a € 45.687,00.
Le indagini economiche così condotte, anche grazie alla stretta sinergia e allo scambio informativo con l’Inps, hanno portato alla denuncia a piede libero alla competente autorità giudiziaria di Caltagirone del soggetto per violazione della norma che prevede la pena della reclusione fino ad un massimo di 6 anni, nonché alla segnalazione ai competenti Enti Inps e Agenzia delle Entrate, il primo per il recupero delle somme indebitamente percepite pari ad € 18.565,62, mentre il secondo per il recupero delle imposte sul maggior reddito accertato pari ad € 129.547,00.
L’attività del Corpo nel settore delle prestazioni sociali agevolate prosegue incessantemente a salvaguardia e tutela dei cittadini onesti nonché a garantire l’effettivo sostegno alle fasce di popolazione più deboli e bisognose, combattendo ogni forma di indebito utilizzo delle prestazioni assistenziali che sottrae risorse destinate alle presone più indigenti.