C’è il progetto definitivo ma i passaggi burocratici rischiano di dilatare i tempi per il raddoppio della SS 284.
Ieri a Villa delle Favare di Biancavilla, all’appuntamento voluto dal Comitato pro Raddoppio, c’erano tutti gli attori e i beneficiari dell’opera il cui obiettivo principale è quello di dare sicurezza ad una arteria troppo spesso teatro di incidenti mortali.
Il progetto è redatto dai progettisti (Piazza Di Maio Cucuruto) e è stato consegnato all’Anas all’ing. Antonio Scalamandrè, responsabile coordinamento e e all’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone.
Tutti presenti ieri assieme ai sindaci e ai rappresentanti dei Comuni di Biancavilla, Adrano, Belpasso, Paternò, Ragalna e Santa Maria di Licodia e ai Cittadini. Sono stati invitati anche i Sindaci indirettamente interessati al potenziamento del percorso: Bronte, Maletto, Cesarò, Troina, Maniace e Randazzo.
“Questo progetto – spiega – il promotore del Comitato Prof. Benedetto Torrisi lo abbiamo pesantemente voluto, difeso e lo continueremo a monitorare affinché i tempi si riducano e si finalizzi l’opera. Adesso l’Anas predisporrà la documentazione a corredo da presentare al Ministero dell’Ambiente per la valutazione sull’impatto ambientale, nella speranza che non ci siano prescrizioni stringenti che farebbero allungare i tempi. Dopo si andrebbe in Conferenza dei Servizi, verso l’ipotesi di formulare un appalto integrato per il 2021.
Quest’azione potrebbe garantire tempi più snelli per la posa della prima pietra rispetto ai tempi inizialmente previsti”.
Al computo finale dei costi complessivi dell’opera – 344 milioni di euro – mancano circa 150 milioni di lire. Ma, per quanto appare strano, non sono le somme da reperire a sollevare qualche dubbio, piuttosto è la burocrazia.
“Se dobbiamo sostenere questo progetto, lo faremo – ha sottolineato ieri l’assessore alle Infrastrutture Falcone, cui va il merito di avere sempre tenuto alta l’attenzione sui passaggi del progetto. La prima pietra, se si riescono a rispettare i tempi dei passaggi previsti, potrebbe essere posta nel gennaio del 2024”.
Ricordiamo che di raddoppio si è cominciato a parlare nel 2018. Per bene che vada, quindi, tenuto conto che i lavori avranno una durata di circa 4 anni, il completamento dovrebbe avvenire nel 2028, dopo ben 10 anni dal primo passo. E si tratta della previsione più rosea.
Sugli aspetti tecnici, i progettisti del ‘raddoppio’ hanno illustrato le peculiarità dell’ambiziosa realizzazione. Le corsie passeranno dagli attuali 9 metri ai 22 metri, più del doppio della misura attuale.
Le doppie corsie da Paternò arriveranno fino all’uscita di ‘Adrano Sud’, quella che porta allo Stadio dell’Etna. Ad Adrano è prevista la realizzazione di una complanare – una strada di comunicazione – per garantire il passaggio delle auto durante lo svolgimento dei lavori.