Biancavilla, la protesta degli infermieri Nursind dell’ospedale Covid: “Servono almeno altre 30 unità” (VIDEO)

Biancavilla, la protesta degli infermieri Nursind dell’ospedale Covid: “Servono almeno altre 30 unità”

Mandate i rinforzi, qui siamo in pochi.

Gli infermieri del Nursind dell’ospedale di Biancavilla riconvertito in struttura Covid lanciano – per l’ennesima volta – il grido d’allarme all’Asp di Catania.

Lo fanno nella giornata di protesta che si è tenuta oggi davanti al presidio ospedaliero. Erano in tanti ma non c’erano tutti. Per non interferire, infatti, con i turni di lavoro dei colleghi, hanno partecipato alla protesta soltanto gli infermieri oggi non impegnati.

“Nella struttura di Biancavilla, con il personale attualmente impegnato (circa 26 infermieri) – spiega Salvo Vaccaro, segretario territoriale del Nursind – abbiamo bisogno di almeno altri 30 infermieri per garantire il ricambio e prevenire i problemi legati al contagio di alcuni di loro.

“Dall’Asp – commenta amareggiato Vaccaro – silenzio tombale. Ufficialmente non abbiamo avuta alcuna risposta. Nel frattempo i colleghi infermieri continuano a contagiarsi.

E a quel punto dovrà astenersi dal lavoro per un mese circa. Per colpa della seconda ondata e della possibile terza ondata, qui a Biancavilla si corre il rischio di restare senza infermieri”.

 

Clicca qui per vedere le dichiarazioni di Salvo Vaccaro, Segretario territoriale Nursind, Alessandro Scalisi, segretario Nursind del presidio ospedaliero, e Salvo Tirendi, del direttivo provinciale Nursind.

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