Ad Adrano, il consigliere comunale Agatino Scardina ha già pronto l’hashtag #AdranoZonaRossaNoGrazie per esprimere la propria contrarietà all’ipotesi di chiudere la città.
Ieri, un altro consigliere – Carmelo Pellegriti – ha reso noto l’incontro avuto dal sindaco con i capigruppo consiliari per valutare insieme l’ipotesi ‘zona rossa’. Nessuna dichiarazione ufficiale, invece, da parte dell’amministrazione.
“L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo – scrive in una nota Scardina – ci mostra ancora una volta la condizione di assoluta debolezza delle nostre istituzioni politiche locali che non tentano nemmeno di guidare la nostra comunità verso una responsabile convivenza con questo ‘nemico invisibile’, adottando misure di contenimento e prevenzione, ma scaricano le proprie mancanze su una cittadinanza già parecchio provata dalla crisi sanitaria e soprattutto economica in atto.
“Non posso non manifestare – aggiunge il consigliere comunale – il mio assoluto disappunto e la mia totale contrarietà, alla grave conclusione verso cui si sta portando il nostro Comune, cioè il rinchiudere ancora una volta i nostri concittadini dentro le mura di casa, il serrare definitivamente le attività commerciali e produttive del nostro territorio, senza nemmeno avere del tutto chiari i dati reali del contagio.
Mentre la Sicilia ritorna in zona gialla, Adrano si tinge di ‘rosso’ pur non avendone i numeri. Si cerca ancora una volta di soffiare sul malcontento di alcune fasce di popolazione, spaventate da questa nuova ondata che questa volta si è infranta con violenza sulla nostra città”.
Scardina si sofferma, poi, sui danni che deriverebbero per gli operatori economici dall’istituzione di un’area off-limits per tutto il territorio.
“In questo periodo – osserva – particolarmente difficile, esprimo la mia personale vicinanza e solidarietà ai tanti commercianti, artigiani, lavoratori autonomi e piccoli imprenditori che sono stati penalizzati dalle misure restrittive degli ultimi decreti del governo, nonostante in questi mesi abbiano adeguato il loro lavoro alle nuove procedure di sicurezza con immensi sforzi economici e personali, e che dalla dichiarazione del nostro comune in “zona rossa” non potranno che tornare ad essere di nuovo oggetto di pesanti penalizzazioni.
“Per questo motivo – conclude – auspico che Adrano non diventi “zona rossa”, che le nostre scuole rimangano aperte come principale, ed in alcuni casi, unico presidio per la diffusione delle informazioni sulle normative sanitarie e specialmente sul rispetto delle regole, oltreché per la naturale ed irrinunciabile trasmissione della conoscenza.
Per questa ragione griderò a gran voce #AdranoZonaRossaNoGrazie”