La Polizia di Stato ha denunciato a piede libero P.P. di anni 40 perché, a seguito di un’indagine scaturita dalla denuncia di un cittadino residente nel comune di Milano, è stato ritenuto responsabile del reato di truffa.
Il 12 settembre del 2019, dopo aver consultato un noto sito d’aste per autovetture usate, il denunciante ha contattato l’utenza telefonica fornita sull’annuncio, iniziando una serie di trattative che fissavano ad € 2.500,00 l’acquisto di una FIAT 500.
Il giorno, l’acquirente ha effettuato il bonifico della predetta somma su un conto corrente comunicato dal venditore.
Ricevuta la somma, l’inserzionista ha inviato all’acquirente copia dell’avvenuto passaggio di proprietà. L’acquirente, preferendo un incontro diretto, ha fissato un appuntamento col venditore, che avrebbe pure proposto altre autovetture in vendita, ma quest’ultimo non si è mai presentato e non ha mai consegnato l’auto già pagata.
Tra l’altro, si è accertato che la SIM telefonica utilizzata dal venditore per transare allora l’acquisto è stata mantenuta per il breve lasso di tempo strettamente necessario a compiere l’azione fraudolenta.
Il titolare della SIM, dopo aver reso dichiarazioni contrastanti, è stato deferito all’autorità giudiziaria.
Sono ancora in corso indagini da parte della Procura della Repubblica di Milano, che procede in quanto sede di residenza del denunciante, per ulteriori accertamenti.