Dopo la segnalazione è arrivata la diffida, inviata con mail certificata.
I consiglieri comunali di Adrano di Azione Civica, Salvatore Coco e Angela Branchina, hanno inviato una diffida al sindaco, al presidente del Consiglio comunale, al responsabile del 4° settore, al Segretario generale, al Collegio dei revisori dei conti, per invitare gli organi comunali “a provvedere senza indugio, ad esercitare le volontà espresse dal Consiglio comunale con le delibere n.67 del 29.09.20 e n. 84 del 16.11.2020 in merito all’applicazione dell’aliquota IMU determinata in sede assembleare nella misura dell’8,60 per mille”.
Come ha riferito ieri il Corriere Etneo, per ragioni che l’amministrazione non sente il bisogno di spiegare, il Comune ha invitato i cittadini a pagare l’IMU entro il 16 dicembre con l’aliquota del 10,60 per mille.
Ma l’aumento, spiegano i due esponenti di Azione Civica, non è mai stato approvato dal Consiglio comunale.
Per ben due volte, infatti, l’assemblea cittadina ha bocciato la proposta di aumento, invitando l’amministrazione a reperire i fondi (circa 900 mila euro) necessari per colmare il divario.
Nella diffida inviata tramite posta certificata, Azione Civica chiede “di provvedere entro giorni due dal ricevimento della presente comunicazione a modificare l’aliquota IMU evidenziata sul sito internet, portandola alla reale aliquota dell’8,60 per mille, in ossequio a quanto deliberato dal Consiglio comunale così come sopra riportato.
“Al fine di evitare – si aggiunge – nei confronti dell’ente una considerevole attività di ricorsi che potrebbe abbattersi nei confronti della casa comunale, con conseguente applicazione di un evidente danno erariale”.
La diffida è stata inviata per conoscenza alla Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Siciliana e all’assessorato degli Enti Locali, Servizio ispettivo della Regione Siciliana.
