Il Consiglio comunale di Adrano ha bocciato per ben due volte l’aumento dell’IMU al 10,60 per mille, ma sul sito del Comune in questi giorni si legge che “l’amministrazione comunale informa che il prossimo 16 dicembre 2020 scade il termine per il pagamento della rata a saldo dell’IMU.
In esecuzione della deliberazione del Consiglio comunale n° 88 del 20 novembre 2020, l’aliquota ordinaria IMU per l’anno 2020 resta fissata al 10,60 per mille”.
A denunciare l’anomalia sono i due consiglieri comunali del gruppo ‘Azione Civica’ Salvo Coco e Angela Branchina.
“Riceviamo – scrivono – numerose segnalazioni da parte di cittadini e di operatori del settore che l’Ufficio Tributi del Comune di Adrano – su indicazione del sindaco e del responsabile di settore, ha comunicato che l’aliquota IMU anno 2020 è stata fissata al 10,60 per mille…Le segnalazioni ricevute, in netto contrasto con la volontà del Consiglio comunale sono certamente frutto di malintesi scaturiti dalla poca trasparenza dei dati pubblicati nella pagina dei tributi sul sito ufficiale del Comune”.
‘Azione Civica’ si augura, tra le righe, che si tratti di un errore che come tale va corretto. Nella nota si sottolineano le due delibere – la n° 67 del 29.09.2020 e la n° 84 del 16.11.2020 – che riguardano l’innalzamento dall’8,60 al 10,60 per mille entrambe bocciate dal Consiglio comunale.
Inspiegabilmente, sotto l’annuncio nel sito del Comune viene allegata proprio una delle delibere non approvate. Com’è che nonostante una doppia bocciatura da parte dell’assemblea cittadina, l’amministrazione fa finta di nulla e procede imperterrita applicando la quota del 10,60 per mille?
Diciamo subito che in ballo c’è poco di un milione di euro: è la cifra che deve essere reperita con la vecchia aliquota dell’8,60.
“Appare chiaro ed evidente – continuano i consiglieri Coco e Branchina – come la volontà del Consiglio comunale sia stata quella di non gravare sulle tasche dei cittadini in un momento di così grande difficoltà per la pandemia in corso, riducendo l’aliquota IMU per l’anno 2020, invitando, così come riportato già nel deliberato del Consiglio comunale, il sindaco e la sua giunta a reperire le somme per il minore introito con l’ulteriore taglio della spesa”.
La somma per colmare la casella vuota evidentemente non è stata trovata e, ciononostante, una parte dei consiglieri comunali – l’area vicina all’amministrazione – ha approvato il 20 novembre scorso, senza alcuna variazione, il Piano di riequilibrio che è l’architrave sulla quale si fondano gli equilibri economico-finanziari dell’ente.
Prima che si avvicini la data prevista del 16 per il pagamento dell’IMU è necessario che si chiarisca l’equivoco, se di equivoco si tratta.
“Invitiamo il sindaco – concludono i consiglieri di Azione Civica – a fare chiarezza immediatamente su quanto sta avvenendo, con comunicati chiari e trasparenti”.