Paternò, 90enne malato sposò badante di 49 anni. Tribunale annulla matrimonio: “Incapace di intendere”

Paternò, 90enne malato sposò badante di 49 anni. Tribunale annulla matrimonio: “Incapace di intendere”

Il Tribunale di Catania, prima sezione civile, ha annullato il matrimonio tra un novantenne paternese – V.S.F. – e la sua badante romena di 49 anni, D.G. le sue iniziali.

Incurante che l’uomo da lei assistito soffrisse di Alzheimer, la donna ha organizzato il raggiro sentimentale riuscendo a far celebrare le nozze civili nel municipio di Santa Maria di Licodia.

Il matrimonio, davanti a un ufficiale incaricato si celebrò il 3 luglio del 2018. Raggiunto l’obiettivo, “la convenuta – come si legge nella sentenza depositata il 25 novembre scorso – si è totalmente disinteressata dall’attore dopo averlo sposato.

I legali dell’anziano sposo, avvocati Salvo e Antonio Torrisi, sono riusciti a dimostrare come già molto tempo prima del matrimonio l’anziano soffrisse di vasculopatia cerebrale cronica.

La commissione medica dell’Asl di Paternò, incaricata di accertare i requisiti di invalidità, il 26 novembre del 2011 – ben sette anni prima dei fasulli ‘fiori d’arancio’ – lo dichiarò invalido al 100%. In un certificato medico inviato all’Inps quattro anni dopo, si dava conto di una “demenza senile con turbe del comportamento”.

Nel procedimento penale intentato nei confronti della badante per circonvenzione di incapace, un consulente tecnico d’ufficio ha confermato che l’uomo “era solo parzialmente capace di effettuare una valutazione della situazione, accettando in maniera passiva quanto gli veniva chiesto di fare in quanto si trovava in uno stato di minorazione della sfera intellettiva”.

“La vicenda in questione – osservano i due avvocati della difesa, Salvo e Antonio Torrisi – conferma quanto si realizza anche in altre situazioni similari di matrimoni fra badanti e anziani, che rimangono vittime di vere e proprie circonvenzioni per conseguire vantaggi patrimoniali. È necessario quindi che vi sia il sostegno materiale, affettivo e psicologico della famiglia per evitare che si avverino queste incresciose situazioni”.

Come certifica l’Istat, il fenomeno dei ‘finti’ matrimoni tra anziani e giovani badanti ha raggiunto livelli allarmanti:

30 mila in 10 anni, cioè il 10% di tutti i matrimoni misti.

Una volta contratto matrimonio con un anziano a scopo fraudolento, la sposa diventa sua erede sul piano economico: alla sua morte beneficia della pensione di reversibilità.

L’ormai ex sposa dell’anziano paternese è stata condannata al pagamento delle spese legali.

Riguardo l'autore Nicola Savoca

Giornalista professionista dal 1992, ‘annus horribilis’ per l’Italia e la Sicilia soprattutto. Dirige il Corriere Etneo dal 2017 ma non ha mai usato la bacchetta. Le sue grandi passioni sono lo scrittore John Fante e il regista Giuseppe Tornatore. Radio e televisione sono il suo terreno preferito. La vecchia Telecolor gli è rimasta nel cuore. Catanese di Adrano, ha un debole per la sua città. Su un’isola deserta porterebbe tutti i dischi di Lucio Battisti (la preferita è Anche per te).

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