Dopo tre settimane di attesa sull’esito del tampone, un 60enne adranita ha ricevuto dall’Asp la comunicazione. Ma la mail arrivata al suo indirizzo aveva allegato il certificato di un’altra persona, una donna di 27 anni di Biancavilla. Lei è risultata positiva e magari aspetta di saperlo ufficialmente.
A raccontare al Corriere Etneo lo svarione sanitario è il protagonista di questo scambio di persona.
“Sono chiuso in casa da tre settimane, in isolamento fiduciario. Quando ieri ho visto che era arrivata una mail ho tratto un sospiro di sollievo. Ma una volta aperta mi sono accorto del pasticcio che hanno combinato. Non c’era il mio nome sul certificato allegato ma quella di una 27enne biancavillese. Vengo a conoscenza di un dato, la positività della donna, che ritengo debba restare riservato”.
A conferma che la confusione regna sovrana sotto il cielo del Covid la paradossale vicenda racconta ieri da TVA, l’emittente televisiva adranita.
Ecco cosa hanno comunicato gli addetti dell’Asp a un cittadino adranita: “Signor Stimoli, a noi risulta che lei ha fatto il tampone rapido il 13 ottobre del 1976 e nient’altro”.
Come ‘Ritorno al Futuro’, un tampone rapido fatto a ritroso nel tempo, 44 anni fa. In realtà quella era la data di nascita dell’interessato.
“La donna indicata nel certificato – continua il racconto al Corriere Etneo – ha un cognome e una mail diversi dal mio, non c’era ragione di sbagliare. Mi chiedo, a questo punto, se a lei abbiano mandato la comunicazione che mi riguarda. Ho controllato se c’erano dei riferimenti di posta elettronica o un numero di telefono, l’avrei avvertita io dell’errore.
All’Asp non risponde nessuno. Via mail ho risposto all’Asp chiedendo loro se tra quelli che inviano le comunicazioni ci sia Stevie Wonder. Come fai a non vedere che il destinatario ha un nome diverso e che è un uomo e non una donna?”.