L’operazione “Skanderbeg” che a spazzato via dodici piazze di spaccio di droga a Catania ha avuto al centro le dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, dei quali uno era il reggente del clan.
Si tratta di Dario Caruana e Silvio Corra.
Quest’ultimo, in particolare, aveva preso le redini del clan Nizza, da cui si rifornivano i pusher, sostituendo Lorenzo Michele Schillaci, 56 anni, finito in manette l’8 novembre 2019 per porto abusivo di arma. Il collaboratore di giustizia ha fornito un dettagliato report sui fornitori della droga che riguardano la Campania per la maggior parte della marijuana e della calabria per quanto riguarda la cocaina. In particolare Corra ha spiegato agli investigatori che la cocaina veniva acquistata a 40 mila euro al chilo e venduta a 60 mila euro con un notevole guadagno per la criminalita’ mafiosa del clan Santapaola-Ercolano.
Le indagini dell’operazione dei carabinieri di Catania si sono allungate dall’ottobre 2018 al maggio 2019, con l’ausilio di attivita’ tecniche di intercettazione e di videoripresa.
Le dodici piazze di spaccio del quartiere San Giovanni Galermo erano organizzate in maniera “industriale” con turni che si alternavano nel corso delle 24 ore.
Da un esame da parte dei militari dell’Arma, i luoghi dello smercio della droga fruttavano in media non meno di 120 mila euro al giorno, con un profitto che nei week end si moltiplicava con un notevole incremento. E’ stato accertato inoltre che vi erano una quarantina di affiliati in libro paga per una cifra che si aggira intorno ai quaranta mila euro al mese: spese che l’organizzazione criminale sosteneva per garantire la compravendita della droga da parte di assuntori che giungevano nel quartiere San Giovanni Galermo da quasi tutta la Sicilia orientale.
Le diverse organizzazioni che gestivano le piazze di spaccio godevano di una chiara autonomia sotto il profilo della competenza territoriale e della gestione organizzativa, ma agivano comunque sotto il diretto controllo del gruppo Nizza della famiglia di “Cosa Nostra” catanese, clan Santapaola – Ercolano, che imponeva ai “capi piazza” il rifornimento esclusivo dello stupefacente dal clan NIZZA, nonché i costi e i quantitativi di stupefacente da acquistare.
Ciascuna piazza di spaccio veniva, infatti, gestita da un responsabile (il c.d. capo piazza) operante sotto la supervisione del noto pluripregiudicato Lorenzo Michele Schillaci, personaggio di notevole caratura criminale e già condannato per associazione mafiosa, il quale oltre ad imporre in modo esclusivo e continuativo la fornitura della sostanza stupefacente per conto del citato gruppo Nizza, dirimeva i contrasti interni ai gruppi (ad esempio in casi di “concorrenza sleale” per aver protratto l’attività di spaccio oltre l’orario consentito o per aver dirottato i clienti presso altra piazza di spaccio).
Le attività di video ripresa eseguite per ciascun gruppo consentivano di volta in volta di registrare centinaia e centinaia di cessioni giornaliere all’interno delle piazze di spaccio, ubicate in siti prestabiliti generalmente corrispondenti ai numeri civici delle vie di San Giovanni Galermo e organizzate imprenditorialmente con precisi orari di lavoro e turnazioni che coprivano l’intero arco della giornata.
L’indagine ha altresì permesso di accertare la disponibilità di armi da fuoco, anche da guerra, in capo ai gruppi organizzati pronte ad essere utilizzate in caso di richiesta di spedizioni punitive da parte del clan Nizza.
Inoltre in occasione dei festeggiamenti del 31 dicembre 2018, sono stati video ripresi i momenti in cui proprio Schillaci, con Mario Maurizio Calabretta e Giambattista Spampinato (entrambi responsabili dell’importante piazza sita al civico 81 della via Capo Passero), esplodevano diversi colpi di arma da fuoco sia con kalashnikov che con una pistola, noncuranti, tra l’altro, della presenza di più persone, tra le quali un bambino, mentre il pusher della piazza continuava a spacciare ai clienti incuranti degli spari.
Le indagini sono state condotte dall’ottobre 2018 al maggio 2019, avvalendosi di attività tecniche di intercettazione e di videoripresa,. Come si diceva, sono state riscontrate dalle dichiarazioni di due recenti collaboratori di giustizia: Dario Caruana e Silvio Corra. Corra, in particolare, è il soggetto che ha sostituito Schillaci come responsabile del clan NizzaI e ha quindi fornito un rilevante contributo alla ricostruzione delle dinamiche mafiose. Schillaci è stato tratto in arresto in data 8 novembre 2019 per porto abusivo di arma, ma nel corso della perquisizione venivano rinvenuti e sequestrati 60.000 euro provento dell’attività delle piazze di spaccio, la “carta degli stipendi”, la “carta delle estorsioni”, e la “carta delle piazze di spaccio”, tutte detenute da Schillaci in qualità di responsabile del clan Nizza.
Parte dei proventi delle piazze di spaccio servivano, infatti, anche al mantenimento delle famiglie degli affiliati detenuti. In particolare nella “carta” venivano indicate le iniziali di 43 soggetti detenuti con accanto la somma spettante alla famiglia per un importo totale mensile di circa 42.000 euro.
I tempi di intervento sono stati particolarmente brevi in attuazione di un consolidato protocollo di indagini seguito dalla Direzione Distrettuale Antimafia per contrastare il fenomeno delle piazze di spaccio a Catania e che ha consentito di eseguire l’ordinanza cautelare nei confronti di 99 indagati solo dopo pochi mesi rispetto alla condotta contestata (l’informativa finale è stata depositata a fine giugno 2019 mentre la richiesta di misura cautelare è stata depositata nel novembre 2019).
SOGGETTI DESTINATARI DI MISURA CAUTELARE IN CARCERE:
1. BARBAGALLO Giuseppe, classe 1998, già detenuto
2. BARBAGALLO Vincenzo, classe 1980
3. BARBATO Christian, classe 1996
4. BATTAGLIA Marco, classe 1969
5. BELGIORNO Giuseppe Emanuele, classe 1977
6. BELLANTI Salvatore, classe 1983
7. BELLIA Letizia, classe 1972
8. BIAZZO Giuseppe, classe 1994, già agli arresti domiciliari
9. BIAZZO Simone, classe 1999, già agli arresti domiciliari
10. BONACETO Antonino, classe 1994, già agli arresti domiciliari
11. CALABRETTA Andrea, classe 1992, già agli arresti domiciliari
12. CALABRETTA Mario Maurizio, classe 1988, già agli arresti domiciliari
13. CALÌ Antonio, classe 1984
14. CALÌ Gianluca, classe 1988
15. CASTAGNA Orazio, classe 1993
16. CAUDULLO Domenico, classe 1998
17. CELANO Salvatore, classe 1990
18. CIPRIANO Hermann, classe 1996
19. CONSOLI Concetto Renato, classe 1968
20. DANUBIO Orazio, classe 1983
21. DE LUCA Antonino, classe 1994
22. DE LUCA Damiano, classe 1990
23. DI BENEDETTO Luciano, classe 1977, già agli arresti domiciliari
24. DI MAURO Simone, classe 1998
25. DI PASQUALE Alessandro, classe 1970
26. DI PASQUALE Dario, classe 1995
27. DI PASQUALE Francesco, classe 1995
28. FICHERA Giuseppe Benedetto Simone, classe 1993, già agli arresti domiciliari
29. FINOCCHIARO Francesco, classe 1993, già agli arresti domiciliari
30. FRANCESCHINO Antonino Silvestro, classe 1997
31. FURNARI Fabio, classe 1990
32. FURNARI Gabriele, classe 1992
33. GENNARO Filippo, classe 1971, già detenuto
34. GIUDICE Simone, classe 2000
35. GRASSO Giovanni, classe 1996
36. GRASSO Ignazio, classe 1960
37. GRECO Lucia, classe 1998
38. ILARDO Alessandro, classe 1999
39. LA CHINA Salvatore, classe 1998, già agli arresti domiciliari
40. LANZAFAME Natale, classe 1988, già agli arresti domiciliari
41. LA PIANA Antonino Andrea, classe 1986
42. LA PIANA Vincenzo, classe 1961
43. LA ROSA Carlo Giovanni, classe 1992
44. LONGO Antonio, classe 1973, già detenuto
45. MAIURI Raffaele Ferdinando, classe 1990
46. MARCANZÒ Antonio, classe 1990
47. MASCI Pietro, classe 1982, già agli arresti domiciliari
48. MASOTTA Felice, classe 1972
49. MIRABELLA Giuseppe, classe 1998
50. MUSUMECI Alessandro, classe 1986, già agli arresti domiciliari
51. MUSUMECI Salvatore, classe 1996
52. NICIFORO Concetto, classe 1996
53. PATTI Fabio, classe 1984
54. PLATANIA Giovanni, classe 1994, già agli arresti domiciliari
55. PREVITE Massimiliano, classe 1994, già agli arresti domiciliari
56. PRIVITERA Carmelo, classe 1962
57. PRIVITERA Ignazio, classe 1964
58. PRIVITERA Stefano, classe 1987
59. RAINERI Graziella, classe 1964
60. RAINERI Pietro Alessio, classe 1995
61. RAPISARDA Giuseppe Paolo, classe 1982
62. RAPISARDA Nazzareno, classe 1958
63. RAPISARDA Piero, classe 1980, già detenuto
64. SANFILIPPO Antonino, classe 1976
65. SAPUPPO Giuseppe, classe 1962
66. SAPUPPO Santo, classe 1966, già detenuto
67. SCALIA Carmelo, classe 1992, già detenuto
68. SCHILLACI Lorenzo Michele, classe 1968, già agli arresti domiciliari
69. SPAMPINATO Carmelo, classe 1971, già agli arresti domiciliari
70. SPAMPINATO Giambattista, classe 1990, già detenuto
71. STRANO Natale, classe 1995.
72. TOMASELLI Alessandro, classe 1976, già detenuto
73. TROVATO Antonino, classe 1988
74. TUDISCO Francesco, classe 1980
75. VACCALLUZZO Maurizio, classe 1989, già agli arresti domiciliari
76. VALASTRO Dario, classe 1984
77. VECCHIO Alessandro, classe 1988, già agli arresti domiciliari
78. ZUCCARO Samuele, classe 1996
SOGGETTI DESTINATARI DI MISURA CAUTELARE DEGLI ARRESTI DOMICILIARI:
1. COPPOLA Orazio Salvatore, classe 1973
2. GUERRERA Eugenio, classe 1998
3. LANZAFAME Giovanni Michele, classe 1995
4. NUCCIO Emmanuel, classe 1998
5. PRIVITERA Maurizio, classe 1973
6. RUSSO Christian, classe 1999
7. SCALIA Giuseppe Samuele, classe 1975
8. SQUILLACI Oreste, classe 1972
9. VINCIGUERRA Domenico, classe 1991
SOGGETTI DESTINATARI DI MISURA CAUTELARE DELL’OBBLIGO DI DIMORA:
1. ALLEGRA Cirino Nicola, classe 1977
2. IERNA Marianna, classe 1988
3. MAIURI Vanessa Sheila, classe 1995
4. RIVOLI Giuseppe, classe 1991
SOGGETTI DESTINATARI DI OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G.:
1. AIELLO Concetto, classe 1970, già agli arresti domiciliari
2. FRANCESCHINI Nicola, classe 1947
3. ILARDO Giuseppe, classe 1962
4. MAIURI CARMELO, classe 1963
5. MARCANZÒ Salvatore, classe 1972
6. MINNELLA Eugenio, classe 1991, già detenuto
7. RAINERI Giuseppe Santo, classe 1968
8. SPERANZA Ignazio Christian, classe 1991
SOGGETTI DESTINATARI DI MISURA CAUTELARE IN ISTITUTO PENITENZIARIO MINORILE:
1. LA ROCCA Pietro Michael, classe 2001
2. I.K., classe 2003