di Mirko Vecchio
Catania festeggia il valore della ricerca con la Notte Europea dei Ricercatori con un programma che spazia dai temi di frontiera della ricerca di base alle applicazioni tecnologiche nei campi più disparati.
Interdisciplinarietà e sfide per il futuro saranno il filo conduttore del programma.
Sharper è il nome di uno dei 7 progetti italiani sostenuti dalla Commissione Europea per la realizzazione della Notte Europea dei Ricercatori nel 2020 e significa Sharing Researchers’ Passions for Evidences and Resilience e ha l’obiettivo di coinvolgere tutti i cittadini nella scoperta del mestiere di ricercatore e del ruolo che i ricercatori svolgono nel costruire il futuro della società attraverso l’indagine del mondo basata sui fatti, le osservazioni e l’abilità nell’adattarsi e interpretare contesti sociali e culturali sempre più complessi e in continua evoluzione.
Qual è il ruolo della ricerca e dei ricercatori nel raggiungimento dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, a 10 anni dalla data indicata come traguardo dalle Nazioni Unite? Partendo dalle sollecitazioni proposte dalle sfide globali – dai cambiamenti climatici allo sviluppo urbanistico, dalla salvaguardia della biodiversità alle questioni di genere – l’evento aiuta il pubblico a scoprire il ruolo fondamentale dei ricercatori come attori fondamentali nel disegnare il futuro insieme ai cittadini.
Le attività dell’edizione 2020 saranno declinate attraverso una serie di formati online, dal live streaming al webinar, dal ‘virtual gaming’ alla ‘citizen’ science a distanza, dai ‘virtual tour’ alle performance artistiche, fino a nuove forme di dialogo tra ricercatori e mondo della scuola, coinvolgendo oltre 500 ricercatori nell’intento di ripensare quella relazione diretta con il pubblico che da sempre caratterizza SHARPER alla luce delle esigenze del presente e grazie all’utilizzo di tecnologie e linguaggi innovativi.
Un rinnovamento che sarà anche l’occasione per potenziare la dimensione di rete del progetto, grazie a una maratona digitale di 24 ore che coinvolgerà ricercatori, divulgatori, comunicatori e personaggi del mondo dello spettacolo in un ricco palinsesto costruito in maniera corale dalle città partner.
Il tutto si svolge il 27 novembre 2020 nelle città di Ancona, Cagliari, Catania, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Terni, Torino e Trieste in collaborazione con un consorzio che comprende l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN, il centro della scienza Immaginario Scientifico, l’associazione Observa Science in Society e sei Università:
La Politecnica della Marche, l’Università di Cagliari, l’Università di Catania, l’Università di Palermo, l’Università di Perugia e l’Università di Torino. Oltre 120 le istituzioni, i partner culturali gli enti di ricerca coinvolti – inclusi Cnr, Inaf e Ingv – pronti a reinventare le oltre 200 iniziative previste in modo da consentire la partecipazione in sicurezza a cittadini di tutte le età.