Adrano, classi dimezzate alla riapertura delle scuole: “Restiamo tutti a casa” accolto a metà

Adrano, classi dimezzate alla riapertura delle scuole: “Restiamo tutti a casa” accolto a metà

Ad Adrano, dopo la lunga pausa per la sanificazione, le scuole hanno riaperto con classi dimezzate.

L’appello “Restiamo a casa” diffuso ieri sui social e dettato dalla paura di nuovi contagi è stato accolto a metà.

La giornata incerta dal punto di vista climatico – oggi è allerta gialla in Sicilia orientale – ha fatto il resto. Per tutta la giornata di ieri ha tenuto banco l’acceso dibattito tra chi – mamme in prima fila e cittadini allarmati – ritiene doveroso ‘disertare’ le lezioni scolastiche e tra quelli che ritengono le scuole un presidio sicuro dal punto di vista sanitario.

Ben 16 consiglieri comunali, sabato scorso, hanno chiesto al sindaco D’Agate di prorogare la chiusura delle scuole fino al 3 dicembre, alla luce dei dati preoccupanti che si registrano ad Adrano in questa nuova ondata.

“Da più parti – scrivono i consiglieri – continuano a giungere segnali drammatici con richieste da parte dell’Ordine dei medici di svariate città e di titolati consulenti del ministero della Salute che chiedono a gran voce un lockdown nazionale, sostenendo anche che la chiusura delle scuole ridurrebbe il contagio di un ulteriore 15%, ancora le istituzioni perdono tempo litigando sulle tonalità del giallo e dell’arancione, lasciando nell’incertezza, nel caos e nell’angoscia operatori scolastici, docenti ,alunni e genitori”.

L’ex vicesindaco Marica Terranova sposa la tesi del ‘Restiamo tutti a casa”:

“Ho sentore – afferma – che il numero dei positivi sia molto più alto. Il nostro territorio peraltro a differenza di altri territori del Nord Italia è sprovvisto di strutture ospedaliere idonee per dare assistenza a tutti.

La ministra Azzolina venga ad Adrano e visiti le nostre scuole e l’ospedale di Biancavilla…Facile mandare fogli di carta ed impartire ordini. Quando il gioco si fa duro difendersi è un dovere: bisogna disobbedire”.

Al Corriere Etneo, il sindaco Angelo D’Agate ha ribadito la volontà di adeguarsi alle indicazioni della Regione e dell’Asp.

Stavolta, a differenza di due settimane fa, il primo cittadino non ha ceduto alle pressioni dei cittadini e ha lasciato che le scuole comunali riaprissero i cancelli stamattina.

Oggi D’Agate parlerà con le autorità sanitarie del territorio per verificare il percorso dei prossimi giorni sulla base delle indicazioni che offrono i dati: l’ultimo ‘bollettino’ diramato dal sindaco parla di 263 positivi di cui 20 in ospedale e 437 in isolamento.

Il dato dei contagiati non tiene conto dei 185 positivi rilevati nei tre giorni di screening allo Stadio dell’Etna dove – va precisato – si è registrata una massiccia presenza di studenti e genitori biancavillesi.

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