Covid, Federazione Ordine dei medici: “Lockdown totale in tutto il Paese”

Covid, Federazione Ordine dei medici: “Lockdown totale in tutto il Paese”

Resta costante la curva epidemiologica del coronavirus in Italia, seppure, oggi, con un calo nei nuovi contagi (che però è in parte dovuto al minor numero di tamponi eseguiti) e nei decessi.

Mentre il ministro della Salute, Roberto Speranza, parla di una possibile “distribuzione massiva” del vaccino in primavera, sono 331 le vittime nelle ultime 24 ore, contro le 425 di sabato: il totale è ora di 41.394.

I nuovi contagi sono 32.616 (in totale dall’inizio della pandemia 935.104), meno rispetto ai 39.811 di sabato ma con un vistoso calo dei tamponi processati: oltre 40mila in meno.

Ieri il ministero della Salute ne ha segnalati 191.144, sabato erano stati 231.673.

Sempre più in difficoltà gli ospedali, mentre da diverse parti d’Italia vengono lanciati allarmi in questo senso: sono 115 i nuovi ricoveri in terapia intensiva, che portano il totale dei letti occupati a 2.749.

I ricoveri nei normali reparti aumentano invece di 1.331 unità in un giorno, portando il totale a 26.440. Per questo il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, chiede “lockdown totale, in tutto il Paese”.

Ancora una volta, un dato positivo arriva dai nuovi guariti, 6.183, in crescita rispetto ai 5.966 di sabato. Il totale dei dimessi/guariti in Italia dall’inizio della pandemia è ora di 335.074.

La situazione resta difficile, e il numero che più di tutti lo fa capire è quello degli attualmente positivi, che sono 558.636 nel nostro Paese.

Ieri si sono registrati nuovi contagi in calo in quasi tutte le regioni, a partire dalla Lombardia, sempre la più colpita, che fa segnare 6.318 nuovi casi e 117 decessi.

Segue ancora la Campania, con 4.601 nuovi casi e 15 decessi, il Piemonte (3.884 nuovi casi e 35 decessi), il Veneto (3.362 nuovi casi e 6 decessi), il Lazio (2.489 nuovi casi e 16 morti) e la Toscana con 2.479 contagi e 29 vittime. Da Napoli lancia l’allarme il sindaco, Luigi De Magistris, preoccupato per gli ospedali al collasso:

“Se la situazione degli ospedali è drammatica, vuol dire che probabilmente chi ha dichiarato zona gialla ha sbagliato (forse anche perché tratto in errore da dati non attuali, precisi e corretti forniti dagli uffici regionali)”.

Drammatico l’appello del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando:

“Se è vero quanto denunciato dai media, circa la mancanza di strumenti fondamentali per la cura dei malati e circa la saturazione dei posti letto, rischiamo che a Palermo e in tutta la Sicilia si vada verso una strage annunciata.

Se è vero che nei Pronto soccorso manca l’ossigeno e che nei reparti ospedalieri si è cominciato a scegliere quali pazienti provare a salvare e quali no, si prefigurano scenari da ‘medicina di guerra’”.

In un quadro che si fa di giorno in giorno più difficile, il ministro Speranza invita a “comportarsi come a marzo, perché la differenza la fa il comportamento individuale”.

Poi lancia un messaggio di rassicurazione sul vaccino: “La distribuzione massiva potrà partire dalla fine del primo quadrimestre del 2021. Partiremo, a inizio 2021, dalle fasce più esposte, gli operatori sanitari”.

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