Covid, a Biancavilla muore donna adranita: 65 i positivi. Ad Adrano 79 e 222 in isolamento, 128 casi a Belpasso

Covid, a Biancavilla muore donna adranita: 65 i positivi. Ad Adrano 79 e 222 in isolamento, 128 casi a Belpasso

I contagi da Covid sono sempre più frequenti; purtroppo si deve registrare nella giornata di ieri il decesso di una donna adranita ma residente a Biancavilla.

La deceduta aveva 77 anni ed era da qualche giorno ricoverata all’ospedale biancavillese Maria Santissima Addolorata di Biancavilla.

Nella città biancavillese allo stato attuale ci sono 65 persone positive di cui 8 si trovano ricoverate in ospedale.

Si teme, tuttavia, che il numero possa aumentare.

Ad Adrano i positivi sono 79, tre in più rispetto all’aggiornamento pregresso, di cui 8 in ospedale. A casa, in isolamento fiduciario, sono 222.

A Belpasso sono 128 i casi attualmente positivi ma si devono registrare 4 nuovi guariti. Sedici gli ospedalizzati :

“Noto con piacere che già da diversi giorni il numero dei guariti “tiene testa” a quello dei contagiati- ha detto il sindaco Daniele Motta- è vero, spesso sono inferiori, ma di poco e comunque sono costanti.

Questo mi fa ben sperare per il futuro e mi dà conferma che la virulenza del virus si è abbassata. Sono fiducioso ma continuiamo a rimanere in trincea, concentrati e ben “equipaggiati”.

In aumento i casi di positività al covid-19 anche tra i vigili del fuoco siciliani.

A lanciare l’allarme Carmelo Barbagallo, coordinatore regionale Usb vigili del fuoco Sicilia.

“L’espressione prevenire è meglio che curare” è un’emblematica dei vigili del fuoco.

In tutto il territorio nazionale, i casi di positività al Covid-19, stanno aumentando in modo esponenziale, come organizzazione sindacale – scrive Barbagallo siamo coscienti e consapevoli che, non siamo gli unici ad avere bisogno, non siamo gli unici a chiedere aiuto ma come mai, le fabbriche di mascherine, di guanti in lattice, di igienizzante, sono state pronte a lanciare sul mercato una miriade di prodotti, con prezzi gonfiati anche del 200%, è non è stato possibile individuare una fabbrica farmaceutica, adatta alla costruzione di tamponi o che aumentino ” gratuitamente i test sierologici” al personale che espletava servizi essenziali.

Non vogliamo creare allarmismi, ma la realtà di chiudere intere caserme, è veramente reale.”

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