Sicilia Arancione? “Governo Musumeci inadeguato”. Critiche da Barbagallo, Sammartino e De Luca

Sicilia Arancione? “Governo Musumeci inadeguato”. Critiche da Barbagallo, Sammartino e De Luca

“Il governo nazionale ha adottato scelte dolorose sulla base di dati oggettivi ed evidenti che in Sicilia testimoniano ‘un’elevata trasmissione dell’epidemia non gestibile in modo efficace con misure locali’.

Non solo, ma in base all’analisi dei dati resta alta la probabilita’ di un escalation nei prossimi 30 giorni”. Lo dice il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo.

“E’ evidente quindi l’inadeguatezza e l’incapacita’ della Regione – afferma – di gestire l’emergenza covid. Dispiace che, ancora una volta, il governo Musumeci continui con il gioco dello scaricabarile, in una perenne campagna elettorale, mentre sarebbe stato necessario adeguare per tempo la rete dei posti letto, delle strutture sanitarie e incrementare il personale necessario ad affrontare l’emergenza coronavirus”.

“Siamo zona arancione per responsabilità del governatore Musumeci e dell’assessore Razza che in questi mesi non sono riusciti ad organizzare un sistema sanitario efficiente e all’altezza della seconda ondata di Covid 19.

Abbiamo perso mesi preziosi. Meno posti in terapia intensiva, nessun tracciamento, non c’è stato alcun potenziamento dell’assistenza domiciliare, proclami di Covid-free, ricerca di colpevoli in un vergognoso scaricabarile. E’ un governo inadeguato. Inutile nascondere le proprie mancanze attaccando il governo nazionale, la smetta lui di fare furbizie e si metta a lavoro per garantire un sistema sanitario all’altezza”.

Così il deputato di Italia Viva Luca Sammartino dopo la decisione del governo Conte di inserire l’Isola tra le regioni arancioni. .

“Ora la zona arancione – prosegue il deputato Iv – comporterà anche una crisi economica, con la perdita di numerosi posti di lavoro, la chiusura delle aziende. Per colpa dell’incapacità di questo governo la Sicilia rischia il disastro e siamo tutti consapevoli che non possiamo permettercelo. Musumeci e Razza non perdano tempo e invece di fare proclami sui posti letto, li attivino. Adesso dipende dalla serietà che verrà messa in campo dal governo per far dichiarare la Sicilia zona gialla”.

“L’andamento della curva epidemiologica ci pone al tredicesimo posto, cioè il virus in Sicilia circola molto di meno rispetto a dodici regioni, come ad esempio il Lazio, la Campania e la Liguria, inserite invece nella zona gialla.

Questa è la conferma che il sistema sanitario siciliano è strutturalmente al collasso perché in questi sei mesi poco o nulla si è fatto per incrementare i posti letto nei reparti Covid e nella terapia intensiva, nonostante i soldi messi a disposizione del governo Conte”.

Così il sindaco di Messina Cateno De Luca commentando l’inserimento dell’isola fra le regioni ‘arancione’ nell’ordinanza del ministro della Salute.

“Avevo già lanciato l’allarme una settimana fa – aggiunge – Ci hanno risposto con chiacchiere, proclami e scaricabarile. Purtroppo da venerdì migliaia di imprenditori non potranno alzare la saracinesca. Chiedo ufficialmente le immediate dimissioni dell’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, oltre alle formali scuse ai siciliani da parte dell’inconcludente presidente Nello Musumeci. Per colpa della politica siciliana ora arriveranno ulteriori mazzate alla Sicilia e i siciliani”.

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