Didattica a distanza al 100% per le superiori, capienza dei mezzi dei trasporti pubblici ridotta al 50%, centri commerciali chiusi nel fine settimana.
E ancora il divieto di uscire di casa dalla 22 alle 5 del mattino se non per motivi di salute o di lavoro. A mezzanotte entreranno in vigore le misure varate dal governo per contrastare il contagio, disposizioni che resteranno in vigore fino al 3 dicembre.
I TRE SCENARI DIVERSI – Tre gli scenari disegnati nell’ultimo Dpcm: le Regioni saranno divise in base ai livelli di rischio, dell’indice Rt e di altri parametri. Gialla, arancione e rossa, i tre gradi di allerta.
ZONE GIALLE
– Nelle zone gialle scatta il divieto lasciare la propria abitazione dalle 10 di sera alle 5 del mattino, fatte salve le ragioni di lavoro e di salute.
Gli alunni delle superiori seguiranno le lezioni da casa, mentre i mezzi del trasporto pubblico, autobus, metropolitane, treni regionali, non potranno accogliere più del 50% della loro capienza massima.
Fino a oggi il limite è dell’80%. Vengono chiusi i teatri, i cinema e i musei, mentre restano accessibili i parchi e anche le aree gioco. Nelle zone all’aperto resta comunque il divieto di assembramento e l’obbligo di rispettare la distanza di almeno un metro.
ZONE ARANCIONI –
Nelle zone arancioni è interdetto “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.
Bar e ristoranti, gelaterie e pasticcerie – oggi aperti fino alle 18 – saranno chiusi. Resta la possibilità per i gestori di attivare l’asporto, ma fino alle 22.
ZONE ROSSE –
Nelle zone rosse aumentano ulteriormente i divieti.
Stop agli spostamenti da e per la Regione e quelli al suo interno se non per lavoro, per accompagnare i bambini a scuola o per necessità di salute.
Anche i ragazzi delle seconde medie vengono ammessi alla didattica a distanza. Sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, stop alle attività inerenti “servizi alla persona”, mentre “i datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza; il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile”.
Resta “consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale”.