Anthony Fauci si discosta dall’abituale prudenza e attacca la strategia anti covid di Donald Trump in un’ampia intervista sul Washington Post, a due giorni dalle elezioni del 3 novembre.
La campagna di Joe Biden “sta prendendo seriamente la situazione dal punto di vista sanitario”, Trump guarda ad una “diversa prospettiva”, quella “dell’economia e la riapertura del paese”.
Ma la situazione della pandemia, avverte il popolare infettivologo, “non è buona”.
“Tutte le stelle sono allineate nel posto sbagliato perché andiamo nell’autunno e l’inverno, con la gente che si riunisce al chiuso, non potremmo essere messi peggio”.
Serve “un netto cambiamento” nelle politiche e le pratiche di salute pubblica o rischieremo di superare i 100mila nuovi contagi al giorno”, dichiara Fauci, il giorno dopo che si è toccato quota 98mila nuovi positivi.
L’infettivologo attacca poi Scott Atlas, il neuro radiologo che Trump ha ormai eletto suo principale consigliere sulla pandemia, lasciando da parte la task force sul coronavius di cui fanno parte lui e Deborah Birx, il cui messaggio, nota, non è più in linea con le politiche scelte dall’amministrazione.
“Ho un vero problema” con Atlas, “è un tizio brillante che afferma cose di cui ritengo non abbia reale conoscenza od esperienza”, incalza Fauci.
Lui dice di non puntare all’immunità di gregge, ma tutto quello che dice punta sul fatto “che non fa differenza se la gente s’infetta. Che le mascherine non funzionano”.
Ma ormai Trump ascolta solo Atlas, continua l’infettivologo che dice di aver sentito il presidente per l’ultima volta ai primi di ottobre. A chiamarlo è stato Trump, mentre era in ospedale per il coronavirus, e non si è parlato di politiche sanitarie.
Fauci ha poi aggiunto che ormai parla solo al telefono con i funzionari della Casa Bianca ed evita fisicamente la West Wing “per tutti i contagi che ci sono”.
E si è scagliato contro “la falsa narrativa” che conti solo impedire alla gente di morire, limitandosi a proteggere le persone più vulnerabili.
La Casa Bianca ha reagito con durezza all’intervista di Fauci. Il portavoce Judd Deere ha sostenuto che l’infettivologo “sa che i rischi (del coronavirus) sono drammaticamente più bassi di qualche mese fa”:
Ed ha aggiunto che è “inaccettabile” che Fauci “violi tutte le norme” decidendo di “scendere in politica” alla vigilia del voto.