Coronavirus, Musumeci chiede a Conte aiuti economici e liquidità immediata per i comparti penalizzati

Coronavirus, Musumeci chiede a Conte aiuti economici e liquidità immediata per i comparti penalizzati

La Regione Siciliana contesta al governo Conte la decisione di chiudere alle 18 bar e ristoranti per fronteggiare l’espandersi del contagio da coronavirus e lo sollecita a varare aiuti economici per i settori messi in difficoltà dalle ultime misure.

“Il governo nazionale – ha affermato nello Musumeci, presidente della Regione – si è assunto la responsabilità di fare pesare le chiusure sul settore della ristorazione, della cultura e dello sport.

Le Regioni italiane, con un documento unanime, avevano chiesto di fare altro e di muoversi in direzione di scelte ragionate e sostenibili sotto il profilo dell’equilibrio tra diritto alla salute e diritto ad una vita quanto più ordinaria possibile, in un periodo del tutto straordinario”.

Il capo del governo regionale siciliano ricorda l’ordinanza in vigore da ieri nell’isola, firmata il 24 sera, e sottolinea che essa “permane nella sua efficacia per tutte le misure più restrittive”. La Sicilia, prosegue, ha “scelto come linea di intervento la riduzione della mobilità, tenuto conto della circostanza che il contagio viene anzitutto arginato con la riduzione degli spostamenti e della circolazione dei cittadini.

Per questo appare difficile da sostenere la decisione di gravare su comparti nei quali il controllo delle misure è sempre stato più efficace, rispetto ad altri che, per loro natura, sono destinati ad ampie frequentazioni”.

Musumeci sollecita Roma, infine, a varare aiuti economici:

“Solo il governo centrale – dice – può assicurare il concreto ristoro per le attività destinate alla chiusura, senza alcuna polemica e con spirito costruttivo chiedo al presidente Conte di varare con la necessaria celerità le misure per la liquidità immediata e per garantire aiuti. Va neutralizzata la tensione sociale. Ancora una volta faccio appello al buonsenso di tutti e alla necessità di stare uniti. Altrimenti sarà tutto più difficile”.

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