Covid, tutti i vip contagiati: da Madonna e Ronaldo a Pellegrini e Rossi

Covid, tutti i vip contagiati: da Madonna e Ronaldo a Pellegrini e Rossi

Al principio furono Tom Hanks e la moglie Rita Wilson.

Era il 12 marzo scorso e la notizia del contagio del premio Oscar fu probabilmente il primo chiaro segnale al mondo che il Covid-19 non faceva distinzioni di censo.

Da allora, l’elenco dei vip positivi e anche di quelli uccisi dal coronavirus si è allungato più o meno in maniera direttamente proporzionale con le curve dei contagi e sta subendo una nuova impennata negli ultimi giorni, con il propagarsi della prevista e temuta seconda ondata:

dai massimi leader politici come Donald Trump, Boris Johnson e in Italia Silvio Berlusconi alle altezze reali del calibro di Alberto II di Monaco e del principe Carlo d’Inghilterra, dalle superstar di ogni settore dello showbiz e di ogni età, tra Madonna, Andrea Bocelli, Mel Gibson e Robert Pattinson, a quelle dello sport, da Cristiano Ronaldo a Federica Pellegrini e Valentino Rossi. In Italia, ad aprire la danza dei vip con tamponi positivi, sono stati politici e giornalisti, coloro che per impegni professionali non potevano osservare il lockdown: il 7 marzo il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il 9 marzo il giornalista Nicola Porro, autore anche della prima videocronaca in soggettiva della malattia, l’11 marzo il collega Renato Coen di Skytg24.

Il 14 marzo, con un post su Facebook, l’attrice Giuliana De Sio, ha confessato di trovarsi “in isolamento allo Spallanzani da due settimane per aver contratto il virus con annessa polmonite in tournée a metà febbraio”.

Tra gli intrattenitori più popolari del piccolo schermo, il primo annuncio ha riguardato il 17 marzo Piero Chiambretti, ricoverato con l’anziana madre Felicita a Torino (deceduta per Covid il 21 marzo a 84 anni) ed uscito molto provato dalla malattia.

Erano le settimane clou e anche dall’estero si susseguivano brutte notizie: il 23 marzo quella della morte di Lucia Bosè ad 89 anni, il 16 aprile quella della scomparsa di Luis Sepùlveda a 70 anni.

Insieme a decessi e racconti angosciosi, cominciavano ad arrivare anche le notizie delle guarigioni vip e di forme più lievi o asintomatiche della malattia: da Placido Domingo a Madonna, da Idris Elba a Itziar Ituno (la Lisbona della ‘Casa di Carta’), da Antonio Banderas (il suo annuncio il 10 agosto nel giorno del 60esimo compleanno) a Dwayne Douglas Johnson, tutti parlavano pubblicamente della malattia sui social soprattutto per esortare i fan al rispetto del distanziamento e all’uso della mascherina.

E se nelle prime settimane della pandemia, prevalevano i racconti post malattia (probabilmente per motivi di privacy ma anche di gestione della malattia, spesso in ricovero ospedaliero), tra i positivi della seconda ondata sono tanti ad affrontare la malattia in casa, accettando anche di intervenire in collegamento tv, come accaduto in questi giorni a Nunzia De Girolamo.

L’ex deputata di Forza Italia e moglie del ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia (anche lui in quarantena), è in procinto di debuttare da conduttrice con ‘Ciao Maschio’ da dicembre il sabato in seconda serata su Rai1 e proprio ai microfoni Rai ha raccontato come sta vivendo la sua esperienza con la malattia, tra fortissimi dolori a muscoli e ossa e timori da asmatica.

In Italia, la seconda ondata dopo le ferie di Ferragosto, è partita subito con un ampio coinvolgimento di vip: da Flavio Briatore (con tutta la polemica sulle discoteche ‘volano’ del contagio estivo) a Silvio Berlusconi, da Robert Pattinson (con il set del suo ‘Batman’ chiuso e poi riaperto dopo la negativizzazione della star) a Cristiano Ronaldo.

Ma da metà settembre la rete dei vip positivi si è allargata, proporzionalmente al numero generale dei contagi e in conseguenza di una ripresa della vita sociale e mondana in estate.

Così sui social, il bollettino di autodenunce è quotidiano, dallo spettacolo allo sport: il ballerino Samuel Peron e il pugile Daniele Scardina nel cast di ‘Ballando con le stelle’, Federica Pellegrini, Valentino Rossi, Nina Zilli, Fabrizio Corona. E, ironia della sorte, persino il premio Oscar Gabriele Salvatores che avrebbe dovuto presentare alla Festa di Roma ‘Fuori era primavera’, il suo documentario sul Covid e sul lockdown, e che proprio dal Covid è stato bloccato in casa.

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